Fare la differenza per la corsa all’Europa spetta agli attaccanti del Torino
E’ ancora incertissimo ed è del tutto normale, a dodici giornate dalla fine del campionato, che non sia ancora delineato il quadro delle squadre che occuperanno i posti utili per le competizioni europee. A parte la Juventus che ha già quasi vinto l’ennesimo scudetto, forte dei sedici punti di vantaggio sul Napoli, e i partenopei, che sono assestati al secondo posto in classifica con l’ottimo margine di diciotto punti sul Milan, che sanno di disputare la Champions, le altre squadre sono in lotta chi per la massima competizione a livello europeo e chi per l’Europa League. Questo rende il campionato avvincente per i tifosi, ma molto faticoso e delicato per giocatori e allenatori. Passi falsi non se ne possono commettere perché per i due posti rimanenti n Champions e gli altri tre/quattro, stante l’esito della Coppa Italia, in Europa League ci sono otto squadre in lotta. Al 3° posto c’è il Milan con 48 punti, al 4° l’Inter con 47, al 5° la Roma con 44 al 6° il terzetto formato da Lazio (che ha giocato una partita in meno, il recupero con l’Udinese è fissato per il 10 aprile), Torino e Atalanta con 41, al 9° la Sampdoria con 39 e al 10° la Fiorentina con 36.
Ogni dettaglio può fare la differenza, ma si sa che nel calcio vince chi fa un gol in più degli avversari e per questo le squadre che hanno e avranno fino al termine del campionato gli attaccanti più prolifici hanno maggiori chance di spuntarla, soprattutto se hanno anche difese che blindano la propria porta. Il Torino è la squadra che ha il maggior margine di crescita e un buon segnale c’è stato nelle ultime due partite, infatti, con l’Atalanta era tornato a segnare Falque e con il Chievo Belotti e Zaza, però, i tre devono continuare a fare gol perché nel confronto con i colleghi delle altre squadre sono ultimi. Nel Milan gli attaccanti hanno segnato 17 dei 39 gol totali Piatek (5), Suso (5), Cutrone (3), Castillejo (3) e Borini (1). Nell’Inter Icardi (9) e compagni Lautaro Martinez (5), Keita (4), Perisic (4), Politano (3) e Candreva (1) hanno realizzato 26 delle 38 reti complessive. Nella Roma El Shaaravy (8), Dzeko (7), Under (3), Schick (2), Perotti (1) e Kluivert (1) sono finiti 22 volte sul tabellino dei marcatori nel totale di 49 gol. Nella Lazio Immobile (12), Caicedo (4) e Luis Alberto (1) hanno segnato 17 delle 36 reti. Nel Torino Belotti (8), Falque (4) e Zaza (2) sono arrivati a quota 14 sui 33 gol realizzati dalla squadra di Mazzarri. Nell’Atalanta sono andati a bersaglio 30 volte Zapata (16), Ilicic (8) e Papu Gomez (6) sui 54 centri assoluti. Nella Sampdoria il capocannoniere (insieme a Ronaldo della Juventus) Quaglarella (19) con Defrel (6), Caprari (5) e Gabbiadini (2) di reti ne hanno messe a segno 32 su 43. Nella Fiorentina Chiesa (5), Simeone (5), Muriel (5), Edimilson Fernandes (2), Mirallas (2) e Pjaca (1) sono a quota 20 su 41.
Gli attaccanti del Torino sono sicuramente svantaggiati perché sono solo in tre a dividersi il fardello di dover segnare, è vero che ci sono anche i giovani Damascan e Millico, ma il primo non è stato mai utilizzato da Mazzarri e il secondo è al momento infortunato. Ma se anche sono solo in tre a differenza dei colleghi delle altre squadre possono contare sul fatto di avere maggiori possibilità di giocare non dovendosi contendere il posto con più compagni e questo dovrebbe aiutarli nell’aumentare il personale numero di gol. Gol che sono indispensabili per la corsa all’Europa League e lo sono tanto di più nelle prossime due gare che il Torino deve vincere perché affronterà la penultima, il Frosinone, e la terzultima, il Bologna. Nel frattempo in questo week end la Sampdoria se la vedrà con l’Atalanta e la Fiorentina con la Lazio, mentre il Milan con il Chievo, l’Inter con la Spal e nel posticipo di lunedì la Roma con l’Empoli. Nel turno successivo, prima della sosta per gli impegni della Nazionale, la Fiorentina sfiderà l’Empoli, la Sampdoria il Sassuolo, la Roma la Spal, l’Atalanta il Chievo, la Lazio il Parma e il Milan l’Inter. Il Torino può approfittarne e se i suoi attaccanti segneranno potrebbe avvantaggiarsi un pochino, a buoni intenditori bastano poche parole … se fanno i fatti.