ESCLUSIVA TG – Giammarinaro: “Cairo? Noi tifosi del Toro siamo arrivati all’esasperazione e anche a un punto di non ritorno. La squadra è quella che è quindi non mi stupisco delle brutte prestazioni”

ESCLUSIVA TG – Giammarinaro: “Cairo? Noi tifosi del Toro siamo arrivati all’esasperazione e anche a un punto di non ritorno. La squadra è quella che è quindi non mi stupisco delle brutte prestazioni”
Giammarinaro e gli Statuto
Oggi alle 11:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Oscar Giammarinaro è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Giammarinaro è un cantante anche solista, ma dalla fondazione e tuttora fa parte del gruppo degli “Statuto” ed è un grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo parlato del momento difficile della squadra granata e della contestazione dei tifosi a Cairo e anche ai giocatori.

A parte il pareggio con la Fiorentina e la vittoria con la Roma il Torino ha iniziato il campionato male, 1 gol fatto e 8 subiti. Lei cosa ne pensa?
“Eh sì, abbiamo iniziato male però non mi stupisco perché la rosa dei giocatori è quella che è quindi non possiamo illuderci. Certo si spera sempre, ma col tipo di parco giocatori che abbiamo … non abbiamo grandi possibilità per cui …”.

Cosa pensa dell’allenatore Baroni?
“Non lo conosco e di conseguenza al momento non so che dire. Però bisogna sempre tenere presente che fa con i giocatori che ha”.

C’è la contestazione dei tifosi al presidente Cairo, che l’ha definita un acufene cercando di minimizzare, e che si è spostata anche sulla squadra, soprattutto dopo la sconfitta per 3 a 0 con l’Atalanta che segue quella per 5 a 0 della prima giornata con l’Inter. Da tifoso cosa pensa di tutto questo?
“Ormai siamo arrivati all’esasperazione e anche a un punto di non ritorno, credo. La piazza vorrebbe che Cairo vendesse, mentre lui al momento non sembra intenzionato a farlo. La piazza vuole che se ne vada non certo per questioni di simpatia o antipatia, ma per risultati che dopo tanto tempo oggettivamente stentano ad arrivare e sicuramente la storia del Toro merita di più. Che si può dire? C’è questa situazione di stallo che progressivamente porta a un peggioramento. Poi magari si vince una partita e allora si pensa che magari, forse la squadra può migliorare e si fanno commento tecnici e si disquisisce su chi ha giocato bene e chi male, ma poi la gara dopo si subiscono tre gol e allora siamo sempre lì. Io dico che se il tabellino di marcia è questo allora speriamo di salvarci, almeno questo me lo auguro. E’ dura (sospira, ndr)”.

Questa sera c’è la partita di Coppa Italia con il Pisa neopromosso, che è ultimo in classifica con il Lecce ma che ha dato filo da torcere al Napoli anche se ha perso. E’ in questa partita che si può soppesare il Torino viste le pessime prestazioni a distanza di meno di un mese con Inter e Atalanta con i giocatori che se vogliono devono tirare fuori qualche cosa?
“E’ una partita secca, e da quest’edizione in caso di parità dopo i 90’ non ci sono più i tempi supplementari e si va subito ai calci di rigore, quindi è l’occasione per riscattarsi almeno un pochettino andando avanti in Coppa Italia senza farsi illusioni, ma almeno superare questo secondo turno e arrivare agli ottavi e non uscire subito per mano di squadre non più forti come è successo nelle ultime due edizioni con Frosinone e Empoli. Il Pisa è una squadra con la quale ce la possiamo giocare e quindi ci si aspetta che almeno in questi contesti qualche cosa di buono la squadra lo faccia dando ai tifosi un po’ di serenità. Per questa sera confido ovviamente nell’impegno dei ragazzi in campo e che diano tutto quello che possono mettendoci tanta determinazione. Devono darci un punto d’appoggio visto tutto quello che sta crollando nel Toro in modo che noi tifosi possiamo vedere che la squadra ci dà dentro e che s’impegna a fondo per questa maglia così alla fine li applaudiamo lo stesso nonostante tutto perché noi tifosi siamo sempre pronti a sostenere i giocatori. Almeno questo, io personalmente non chiedo altro. Con il Pisa possiamo anche vincere”.

Anche perché poi nel prossimo turno di campionato c’è la trasferta a Parma prima di arrivare ai confronti con Lazio e Napoli, quindi due partite, quelle di oggi e di lunedì, almeno sulla carta alla portata.
“Sì, sulla carta alla portata. Non mi sarei mai aspettato che vincessimo a Roma e magari contro una squadra che non ti aspetti fanno una brutta prestazione, un po’ come il primo tempo col Modena ad agosto sempre in Coppa Italia, prestazioni altalenati che non so da cosa possano dipendere. Iniziamo a fare bene con il Pisa e a passare il turno e poi si penserà al Parma con il quale bisogna fare punti perché poi appunto arrivano squadre, come hai giustamente detto, forti come Lazio e Napoli e se scivoliamo nelle parti basse della classifica è difficile risalire. L’anno scorso era andata bene con Vanoli che aveva subito preso le redini della squadra in mano sapendo prendere le misure giuste con i ragazzi e infatti avevamo iniziato bene, meglio di altre squadre più forti, e abbiamo messo in cascina punti che ci siamo ritrovati alla fine e sono stati fondamentali visto il finale senza vittorie e con sconfitte del campionato scorso. Se non avessimo fatto quei punti all’inizio non saremmo arrivati nella solita zona centrale della classifica. Quest’anno invece stiamo facendo il contrario. E’ positivo pensare che si possa migliorare e che si possa esprimere un bel gioco, però intanto passano le partite e se non si fanno punti poi non ci sono. Quindi cerchiamo di fare più punti possibili subito!”.

I tifosi del Toro sostengono sempre la squadra e contestano solo Cairo e la dirigenza, ma in questo avvio hanno messo nel mirino anche i giocatori e l’allenatore e non sono più pronti a fare sconti a nessuno.
“Certo, la prestazione che si è vista con l’Atalanta non era da applausi e neppure quella con l’Inter. A un certo punto è il discorso che facevamo prima: si può perdere con Inter e Atalanta che sono squadre di altra caratura rispetto a noi, però neppure provare a giocare è inaccettabile. Con l’Atalanta all’inizio sembrava che si potesse fare una buona partita con quel tiro di Vlasic finito fuori di poco e poi invece appena abbiamo subito il loro primo gol si è spento tutto. Almeno si deve vedere che i ragazzi ci danno dentro come dei matti perché giocano per il Toro. So che sono discorsi retorici, detti e sta detti, però questo ci deve essere. La squadra è stata contestata per la prestazione scialba che non è degna di calciatori professionisti, chiaramente non dico che i ragazzi siano poco professionisti però mollare così subito dopo aver preso il gol e farsene fare altri due nel giro di otto minuti non va bene”.

Cambiamo argomento, lei e gli Statuto avete qualche cosa in cantiere?
“Usciranno a febbraio due ristampe di nostri dischi storici pubblicati dalla Sony, ne daremo poi l’annuncio dettagliato, e stiamo preparando il tour che prenderà il via sempre a febbraio essendo collegato a questa doppia uscita, cosa per noi gradita e gratificante. Invece a breve parteciperemo martedì 14 ottobre al concerto "Una Notte per Gaza – Voci per la Palestina" al Pala Gianni Asti di Torino (ex pala Ruffini, in viale Leonardo Bistolfi 10), evento organizzato dall’associazione Radar con il patrocinio della Città di Torino e l'adesione di ANPI e ARCI Torino. Una serata benefica di solidarietà che inizierà alle 19, a cui sarà possibile partecipare per sostenere la causa del popolo palestinese al quale sarà devoluto l’intero ricavato”.