ESCLUSIVA TG – Bascioni (TC Meroni Milano Granata): “Al Toro si può solo augurare di trovare un Presidente degno della sua storia e una tifoseria che torni a riempire lo stadio con entusiasmo. La vedo dura con il Milan”
Giorgia Bascioni, è la presidentessa del gruppoToro Club Gigi Meroni Milano Granata , è stata intervistata da TorinoGranata.it. Con Bascioni abbiamo parlato del momento del Torino che dopo le sconfitte con Como e Lecce lunedì sera affronterà davanti al proprio pubblico il Milan capolista.
Vi aspettavate una partita del Torino come ha fatto a Lecce, dopo la già pesante sconfitta con il Como?
“Premetto che non ho visto la partita perché non ero in Italia, ma leggevo i commenti di amici e tifosi del Toro, anche di persone di Torino, che appunto commentavano la gara e un'idea della partita me la sono fatta. Personalmente dopo il 5 a 1 non mi aspettavo certo che saremmo andati a Lecce a non giocare il primo tempo. Il Toro ha, secondo me, delle fragilità, nel senso che se questa squadra prende gol prima di reagire passa del tempo e l'allenatore deve fare dei cambi. Mi sembra che i giocatori siano mentalmente fragili, non so se per emotività di carattere. Francamente non li vedo reattivi e poi fanno errori in difesa, io non gioco a calcio, ma che neanche in terza categoria li si vede. Arrivavano da un 5 a 1 in casa con il Como, che per carità ha fatto uno squadrone e sicuramente gioca con meno pressioni da parte dei tifosi di quante ne può avere il Toro, ma che nella stagione 2017-‘18 era in Serie D a seguito del fallimento e che nel ‘21-’22 tornava in Serie B e poi nel 2024, dopo 21 anni, è ritornato in Serie A. Per cui voglio dire, dopo aver preso cinque sberle di quel tipo dovresti quantomeno andare in campo con la bava alla bocca nella partita successiva e invece non è stato così perché diamo punti a tutti. Paradossalmente abbiamo fatto più punti con le squadre “grosse” che non con quelle alla nostra portata”.
Lunedì sera l’avversario sarà il Milan che avendo battuto la Lazio si è portato al primo posto in classifica insieme al Napoli. Quindi che Torino vi aspettate?
“Spero un Torino come quello visto contro la Roma e il Napoli. Nel senso, un Torino quadrato, chiuso che agisce di rimessa perché con le squadre forti devi giocare così. Ma credo che questo Baroni lo sappia fare bene, però non so se in questo momento l’allenatore abbia in mano la squadra. Vedo i giocatori andare in campo e passeggiare, sembra quasi che non vogliano giocare. Non lo so, la sensazione è che ci sia qualcosa che non va”.
Ci sono state anche delle assenze a causa di infortuni, soprattutto quella pesante di Simeone e pure quella di Ismajli che di certo hanno influito.
“Sicuramente abbiamo assenze pesanti e fra tutte quella di Simeone e si sente che manca lui lì davanti, perché Zappata, purtroppo, non è quello che ci aveva lasciato a San Siro l'anno scorso a causa dell’infortunio. Infatti non è ancora entrato in forma per incidere, anche se quando lui è entrato domenica a Lecce ha cambiato un po' la partita, perché è uno che la palla la sa tenere, la sa giocare, però noi giochiamo con una mezza punta, come era successo l'anno scorso a Vanoli che si era ritrovato con il solo Adams in attacco, che a volte fa dei gol meravigliosi come quello che aveva fatto a Empoli, ad esempio, ma altre volte sbaglia gol facilissimi. Sinceramente non sono molto fiduciosa per lunedì, lo ammetto. Spero però di non prendere sette gol e neanche cinque”.
Un po' come era successo già dopo la sconfitta con il Parma mister Baroni è di nuovo stato messo in discussione e circolano voci sul fatto che il Torino stia cercando un nuovo allenatore fra quelli disponibili. Sareste dell’idea che in caso di sconfitta col Milan venga cambiato l’allenatore?
“Ho letto i nomi che sono stati fatti e se sono davvero i vari D’Aversa, Pecchia, Gotti e Nesta allora mi tengo Baroni tutta la vita. L’allenatore adatto l’avevamo l’anno scorso perché Vanoli aveva tirato fuori sangue da dalle rape, mi permetto di dire, considerando che la società gli aveva smantellato la difesa perché non aveva più Djidji e Rodriguez, ai quali non avevano rinnovato il contratto, non aveva più Buongiorno, che era stato venduto, e dopo la prima partita la stessa cosa era stata fatta con Bellanova e così Vanoli si era ritrovato con una difesa nuova con Cocco che per entrare negli schemi di gioco ci ha messo un po'. Ecco Coco ci è mancato nelle gare che è stato fuori e anche Ismajli la cui assenza si sente tanto. Mi viene da dire che c'è proprio qualcosa negli schemi, negli meccanismi che ancora non funziona, però in questo è l'allenatore che ci deve metterci mano e la squadra lo deve seguire perché altrimenti non ci siamo”.
A proposito della difesa, il Torino ha la peggiore della Serie A con 23 gol subiti in 13 partite, è vero che 10 li ha presi nelle due gare con Inter e Como e altri 6 da Atalanta e Lazio, però comunque 7 negli altri match non sono così pochi. E Baroni in conferenza stampa continua a ripetere che non è accettabile prendere gol così.
“Ha ragione perché abbiamo preso gol che neanche all'oratorio si prendono, io insegno in una scuola elementare con bambini che giocano a calcio e probabilmente non prendono gol come li prendiamo noi. Non so cosa dire, davvero quest'anno la difesa è il reparto peggiore. E pensare che noi invece abbiamo sempre avuto delle buone difese tutto sommato, l’ultimo anno di Juric, quindi due stagioni fa, avevamo la quarta miglior difesa del campionato, purtroppo avevamo il diciassettesimo attacco, ma avere avuto una difesa molto solida ci aveva permesso di arrivare al 9° posto insieme al Napoli. Quest'anno però la vedo dura, non dico che il Toro retrocederà, la rosa non è da retrocessione, però rischiamo davvero di trovarci nelle parti basse della classifica se perdiamo lunedì già adesso abbiamo solo quattro punti in più del Pisa che è terzultimo e quindi se andrà male con il Milan ci ritroveremo invischiati in zona retrocessione”.
Giocare in casa dopo anche la sconfitta a Lecce può essere un handicap oppure i tifosi sosterranno ugualmente la squadra, però è chiaro che se vedranno un atteggiamento arrendevole fischieranno?
“Io lunedì allo stadio non ci sarò per motivi personali e familiari, ma un po' anche come forma di contestazione. Sono due-tre anni che non rinnovo l'abbonamento e vengo sporadicamente a vedere le partite perché ho deciso che al presidente Cairo do meno soldi possibili, anche se ogni tanto mi viene la voglia per cui qualche partita di quelle giocate in casa, considerando che vengo da Milano, se ci sono orari comodi, vengo a vederla. Ero allo stadio la partita con l'Atalanta, venivamo da una buona gara con la Roma e non pensavo certo di prendere tre gol e, soprattutto, non mi aspettavo neppure di vedere una squadra così rinunciataria che non riusciva neanche a reagire. Abbiamo preso tre gol in otto minuti davvero da paura e poi anche il fatto che quando ci danno un calcio di rigore lo sbagliamo, Zapata con l’Atalanta e Asllani con il Lecce. Non abbiamo un giocatore freddo se non il solo Vlasic in questo momento che sappia tirare un calcio di rigore, nella gara col Como l’ha calciato bene e ci aveva permesso momentaneamente di pareggiare. Ma se viene sostituito, come è accaduto a Lecce, se ti danno un rigore cosa fai? Lo va a battere un altro e sbaglia”.
Vlasic a Lecce è stato sostituito perché Baroni voleva immettere forze fresche.
“Sicuramente, ma ci sta anche questo, però torniamo sempre al solito discorso: noi non abbiamo mai una panchina che sia degna di questo nome, non abbiamo dei sostituti degni dei titolari e se ti ritrovi senza un titolare diventa dura. Io poi mi chiedo, abbiamo un giovane ragazzo turco, Ilkhan, che nel precampionato e anche contro l'Inter aveva giocato una buona partita, perché poi non è più stato messo in campo? Non conosco le dinamiche che portano a certe decisioni e bisognerebbe anche sentire tutte le campane per farsi un’idea precisa e capire cosa ci sia dietro. Ma lasciare in panchina chi ha dimostrato che era utile alla causa vuole dire bruciare un giocatore che potenzialmente è discreto, non dico un giocatore di ottima qualità. Noi non abbiamo fuoriclasse perché il presidente Cairo appena un giocatore fa qualche cosa di buono lo vende per fare cassa, perché per lui il Torino si deve mantenere da solo: fa il mercato con una parte dei soldi che incassa e con l’altra mantiene tutta la baracca pagando gli stipendi, l'affitto dello stadio e del centro sportivo e tutti gli annessi e connessi. Però così non siamo una squadra che può competere. Non dico che voglia andare in Europa tutti gli anni, però magari arrivare fino alla fine del campionato cercando di guadagnarci un posto in Europa, perché no? Con tutti i giocatori buoni che avevamo se non fossero stati venduti adesso avremmo uno squadrone”.
E’ lei che pensa che la società sia carente o dicendolo si fa portavoce di tutti o di buona parte dei soci del Toro Club Gigi Meroni Milano Granata?
“E’ un pensiero di molti, infatti ci sono tanti soci che hanno deciso che finché ci sarà Cairo allo stadio non andranno più. Sono gente che si è disaffezionata al Torino proprio per questa mancanza di stimoli e per l’assenza di una società seria. Noi non chiediamo tanto, vogliamo appunto solo una società seria. Il Torino non ha mai avuto presidenti miliardari, però avevamo un Sergio Rossi che era un Signor Presidente, avevamo un Orfeo Pianelli che anche lui era un Signor Presidente, persone che al Torino ci tenevano davvero, mentre per Cairo il Torino è una forma di pubblicità e di investimento, lui non ha amore per il Toro e l'ha dimostrato e lo sta dimostrando. Dice che non c'è nessuno che voglia comprare il Torino, però bisogna vedere anche se lui lo vuole vende e quanti soldi chiede per cederlo. E’ evidente che non si possa chiedere una fracco di soldi per una società di calcio che non ha uno stadio di proprietà, un centro sportivo, una sede e non tutti i giocatori di proprietà perché tanti sono in prestito e sappiamo che se c’è il diritto di riscatto poi non lo eserciterà tanto si trova sempre qualche scusa per non farlo come è accaduto, ad esempio, con Mirančuk e più recentemente con Elmas. E poi anche questo prendere giocatori funzionali per un allenatore, ma farlo con l'allenatore successivo. All'allenatore devono essere comprati giocatori che siano funzionali al suo gioco, non quelli che ti vengono proposti perché costano poco”.
Dopo l'ultima sosta tutti hanno pensato che il Torino fino al termine del girone d’andata avrebbe avuto partite più alla portata, a parte Como e Milan, ma la prima con il Lecce è stata persa e poi ci saranno le gare contro Cremonese, che ha strapazzato il Bologna vincendo 3-1, Sassuolo, Cagliari, Verona e Udinese, cinque partite nelle quali in teoria dovrebbero essere fatti quanti punti?
“Non dico 15 punti, ma almeno 9 li devi fare in modo da arrivare alla fine del girone d’andata con più di 20 punti, perché sennò davvero rischi tanto”.
Con una squadra che è caratterialmente fragile, lo ha detto anche Baroni in un certo senso, è pensabile di riuscirci a prescindere dalla qualità che più o meno possono avere i giocatori?
“No, perché non sempre ti può andare bene, ci sono state delle partite che perdevi 2 a 0 e sei poi riuscito a pareggiare. A Lecce un punto, se avessimo segnato il rigore, probabilmente ce lo saremmo portato a casa e forse pareggiare dopo essere andanti sotto di 2 gol a livello anche di morale qualcosa poteva fare. Ma la realtà è che se andiamo sotto di un gol la squadra sbanda e rischi di prendere subito il secondo. In alcune partite ci ha salvato Paleari, che ha fatto delle parate strepitose e che davvero ha salvato il risultato, però adesso ha avuto un problema alla mano e in porta dopo l’infortunio che aveva avuto è tornato Israel, che per carità è un bravo portiere, però se la difesa sbanda il portiere non può fare chissà che cosa soprattutto se gli avversari tirano in porta molte volte alla fine poi la palla prima o poi entra a prescindere dalla bravura del portiere perché c'è quella palla che viene deviata, c'è un giocatore da tre metri fuori dall'area fa il tiro della domenica e insacca oppure perché nessuno va sotto a fare l'incontrista per tutta una serie di motivi. Ho visto dei buchi in difesa senza senso e giocatori farci gol perché smarcati e tutti soli in mezzo all'area. Cose incredibili visto che si gioca in Serie A. In questa categoria si dovrebbero avere quantomeno giocatori, soprattutto i difensori, che certi errori e certi buchi in difesa non dovrebbero lasciarli. Non sono un allenatore, mio papà, dal quale ho ereditato l'amore e la passione per il Toro, in questi giorni è all'estero per un viaggio di lavoro e domenica gli ho mandato un messaggio per informarlo che a Lecce avevamo perso perché all’ultimo avevamo sbagliato un calcio di rigore. Il giorno dopo mi ha telefonato e non voleva credere che avessimo perso per un rigore mal calciato e mi ha detto: «Non ho parole, facciamo pena!»”.
Oggi il Torino compie 119 anni cosa gli si può augurare?
“Al mio Toro di trovare un Presidente degno della sua storia e una tifoseria che torni a riempire lo stadio con entusiasmo, perché ad ora molti lo hanno perso”.
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