Quell’insofferenza di alcuni giocatori del Toro alle critiche dei tifosi è fuori luogo: il video alla fine della gara col Lecce
Scusarsi con i tifosi dopo una brutta prestazione è il minimo che si possa fare e i giocatori del Torino al termine della gara persa con il Lecce, che faceva seguito alla batosta, sconfitta per 5 a 1 rimediata in casa con il Como, sono andati sotto il settore ospiti per farlo e fin qui tutto bene. Ma poi a fronte delle critiche e ai fischi ricevuti dai propri sostenitori alcuni se ne sono andati via stizziti. Un video, questo il link per vederlo https://www.facebook.com/reel/1407304854077487, ricevuto da chi scrive e girato dai tifosi del Toro, lo dimostra.
Nel video si vedono i giocatori del Torino che si avvicinano al settore dello stadio Ettore Giardiniero-Via del Mare dove ci sono i propri tifosi che delusi per la sconfitta li criticano, come era già avvenuto sotto la Curva Maratona il lunedì prima al termine della partita con il Como. I giocatori si scusano e a un certo punto Vlasic, che è anche il capitano quando in campo non c’è Zapata, si avvicina un po’ di più e dopo qualche secondo si allontana stizzito invitando anche gli altri compagni ad andare via. Chi ha inviato il video racconta pure che poco prima (di questo non ci sono immagini) che la maggior parte dei giocatori si avvicinasse ai propri tifosi era arrivato in solitudine Maripán con le mani alzate, in segno di scusa, ma di fronte ai fischi ricevuti non li ha graditi e ha “mandato a quel paese” i tifosi e poi se ne è andato.
I tifosi pagano il biglietto per entrare allo stadio, si sobbarcano trasferte alle volte anche molto lontane e che costano per vedere e sostenere la propria squadra del cuore e se in campo poi i giocatori sfoderano prestazioni non all’altezza hanno tutto il diritto di criticare e i giocatori devono accettarlo. E’ inutile poi che davanti alle telecamere o in conferenza stampa i calciatori si scusino se poi si stizziscono, e lo danno pura a vedere, di fronte alle critiche e ai fischi. Magari capita anche che i giocatori ricevano qualche insulto, non dovrebbe accadere ma nella foga dettata dalla delusione è una reazione umana, tanto quanto quella dei giocatori che però sono lautamente pagati per svolgere il loro lavoro e se non lo fanno bene sono loro a mancare di professionalità.
I giocatori del Torino si ricordino che nei primi 25 minuti della partita col Lecce come ha detto il loro allenatore Baroni: “Non siamo partiti come volevamo, la squadra aveva un po’ di timore. Noi commettiamo degli errori e poi li paghiamo a caro prezzo. Non si può prendere gol (22’ Banda) subito dopo averne già incassato uno (20’ Coulibaly, ndr), come è successo con il 2-0. Così si va a creare una situazione difficile. Prendiamo gol con troppa facilità e anche se gli avversari costruiscono poco riescono a segnare e questo non va bene”. E poi ha aggiunto sulla sostituzione, Zapata al posto di Gineitis, già prima dell’intervallo: “Ho fatto quella sostituzione prima dell’intervallo perché la squadra doveva trovare solidità e ritrovare l’atteggiamento giusto” Già dopo la partita con il Como aveva detto: “Non è che voglio che i giocatori spacchino la partita, ma l'atteggiamento deve esserci sempre”. Quindi è evidente che i giocatori sono scesi in campo senza l’atteggiamento giusto, come era già successo in altre occasioni, leggasi ad esempio partita con l’Inter, o nel corso della gara hanno mollato e sono usciti dalla partita, come ad esempio con il Como, ma anche altre volte che è inutile citare tanto sono ben note a tutti. E poi i gol subiti per lo più evitabili con un po’ più di concentrazione sia dei singoli giocatori, che si fanno spessissimo gabbare dagli avversari cosa che non accade manco ai ragazzini all’oratorio, sia in generale della squadra. In 13 partite le reti incassate sono state 23, nessuno ha fatto peggio in Serie A. e vogliamo parlare di quelle fatte solo 12 di cui una è stata un autogol. Sempre Baroni alla vigilia della gara in Salento aveva detto: “Voglio vedere una prestazione di vigore e di carattere” e aveva anche aggiunto “la squadra deve avere più attenzione nell’ultimo metro di gioco, sia nella fase offensiva sia in quella difensiva. E questa sarà la nostra chiave primaria di miglioramento”. Il carattere e il vigore c’è stato? No. Più attenzione nell’ultimo metro di gioco sia in fase offensiva sia in quella difensiva? No. Miglioramenti ci sono stati? No, anzi semmai un’involuzione rispetto al filotto di sei risultati utili consecutivi.
Con il Lecce non c’era neppure la scusa di trovarsi di fronte un avversario di forza superiore infatti prima della partita la squadra di Di Francesco aveva 4 punti in meno del Torino ed era cinque posizioni indietro e in casa non vinceva da 196 giorni, guarda caso l’ultima volta su nel campionato scorso proprio contro il Torino. Banda non segnava in Serie A dall’11 dicembre 2023. E allora i tifosi non hanno il diritto di fischiare e criticare? Sarebbe meglio che i giocatori del Torino pensassero solo a evitare le figuracce in campo e facessero tesoro delle critiche ricevute anziché stizzirsi.
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