El Kaddouri: "Attenti alla Lazio, è una squadra in crisi di risultati non di gioco"

Il giocatore granata ha omaggiato Nelson Mandela.
06.12.2013 16:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
El Kaddouri: "Attenti alla Lazio, è una squadra in crisi di risultati non di gioco"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Omar El Kaddouri ha parlato oggi in conferenza stampa per presentare la prossima partita contro la Lazio. Prima però di parlare di calcio è doveroso ricordare Nelson Mandela, scomparso ieri sera, omaggiato su Twitter dal giocatore granata: “E’ stata una delle persone più importanti di questo secolo, ha cambiato le idee in un paese difficile, ha avuto tanta forza a continuare a lottare dopo trent’ani in carcere, è un esempio per tutti. Una delle figure più importanti di questo secolo“.

A Genova c’è stata un po’ di confusione sull’autore del gol granata, alla fine assegnato a Farnerud, così ha commentato con un sorriso il centrocampista belga-marocchino: “Abbiamo scherzato un po’ negli spogliatoi, come tutti avrei preferito che la rete fosse stata assegnata a me. Ma alla fine l’importante è segnare, conta il gruppo, la squadra. Due anni fa in B, in Empoli-Brescia, in una situazione simile hanno assegnato la segnatura come autorete di un difensore. A dire il vero la regola non è tanto semplice da capire. Il gol è stato un po’ fortunoso? Di occasioni facili ne sbagliamo un po’ troppe, questa volta ci è andata bene, non è che siamo stati sempre fortunati".

Passando al prossimo avversario, El Kaddouri non si fida della Lazio in crisi: "E' una grande squadra con giocatori di livello mondiale, penso che sarà una partita durissima, nonostante il risultato di lunedì, hanno fatto una grandissima partita per cui non l’ho vista in crisi, se lo è è solo colpa dei risultati. Hanno esterni veloci che possono metterci in difficoltà".

Una volta per tutte l'ex partenopeo vuole mettere una pietra sopra a quella frase mal riportata che voleva mettersi in luce nel Toro per tornare al Napoli: "Sono stato travisato. Non l’ho penso, ma se anche l’avessi fatto non l’avrei detto. Potevo avere più chance l’anno scorso, spero che la gente capisca che non ho intenzione di tornare al Napoli, adesso sono al Torino e gioco per questa squadra, qui sto bene e poi decideranno le due squadre".

Sulla sua posizione in campo è duttile, anche se lui si considera un fantasista: "E’ il mister che sceglie dove farmi giocare. Posso rendere al massimo anche da mezzala, da trequartista mi sento più a mio agio, sono più libero, posso mettere in mostra maggiormente i miei punti forti".

Sulla partita di domenica ha sottolineato l'importanza di conseguire un risultato positivo: "Quella con la Lazio è la partita perfetta per dare continuità ai nostri risultati, dare tanta fiducia alla squadra ed essere consapevoli del nostro valore, se facciamo risultato domenica avremo fiducia per le  prossime partite".

El Kaddouri parla anche dei Mondiali mancati con il suo Marocco: "Il mondiale è il sogno di ogni giocatore, una manifestazione seguita dal mondo intero e noi non siamo riusciti a qualificarci. Seguirò il sorteggio, i favoriti saranno i soliti Brasile, Germania, Spagna, attenti al Belgio, può essere una sorpresa. Andare nella nazionale marocchina è stata una scelta di cuore, magari con il Belgio potevo andare in Brasile, ma io mi sentivo più di giocare per il Marocco". 

Cosa piace di Torino al giovane centrocampista, che tra poco sarà anche papà? "Il centro è bellissimo, è il più bello di tutte le altre città d’Italia che ho visitato, lo skyline mi ricorda Bruxelles. Quello che mi piace meno sono le stradine del centro dove a volte mi trovo in difficoltà ad imboccarle".