E' d'obbligo incrementare il numero dei punti in casa
Qualche problema il Torino ce l’ha sia perché Ogbonna è infortunato, nevralgia a livello pelvico, e Santana sta recuperando dall’acciacco muscolare, lesione di primo grado al retto femorale sinistro, sia perché l’impianto del gioco non è ancora al meglio e non rende quanto dovrebbe in fase offensiva, soprattutto negli ultimi venticinque-venti metri. In vista della partita con il Parma questi problemi non sono tali da indurre allo sconforto, ma neppure da sottovalutare. I gialloblu su quattro gare disputate in trasferta hanno raccolto un solo punto con il Genoa, grazie alla rete di Lucarelli, e per il resto sono stati battuti da Juventus (2 a 0), Napoli (3 a 1) e Catania (2 a 0). Certamente la squadra di Donadoni, voglioso di festeggiare nel migliore dei modi il rinnovo biennale del contratto, non è da sottovalutare perché ha gli stessi punti del Torino e perché il tasso di difficoltà delle gare che ha disputato in trasferta era molto elevato, soprattutto le prime due. In più anche il Parma non potrà disporre di tutti i suoi giocatori: infatti Mirante è squalificato; Galloppa ha una lesione al legamento anteriore crociato del ginocchio destro e non giocherà per sei mesi; Santacroce continua a svolgere un lavoro differenziato dai compagni per un problema al flessore della coscia destra; mentre, ed è una buona notizia per Donadoni, Arteaga ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, ma è ancora in forse la possibilità che possa essere utilizzato.
Il Parma dovrebbe presentarsi all’Olimpico con il 4-3-3, più che con il 3-5-2, e per contrastarlo il Torino potrebbe adottare il 4-2-4, anche se in caso di difesa a tre dei gialloblu Ventura opterebbe per una mediana a tre. Se i granata giocheranno con le due ali Cerci è chiamato a riscattare l’opaca prova di Palermo e sulla sinistra potrebbe toccare a Birsa, ormai completamente ristabilitosi dallo stiramento, se non dall’inizio almeno in staffetta con Stevanovic. Domenica pomeriggio il Torino dovrà dimostrare che in casa è capace di fare punti perché la vittoria con il Pescara ormai è un lontano ricordo e se potevano starci la sconfitta con l’Inter e il pareggio con l’Udinese, l’altra sconfitta con il Cagliari va assolutamente cancellata.
Ventura a centrocampo potrebbe riproporre la coppia Gazzi-Brighi che dà garanzie sia in fase difensiva sia in quella offensiva, soprattutto perché il Parma non è una squadra micidiale dal punto di vista dei gol realizzati, otto i centri in altrettante partite, e soprattutto per gol subiti ben undici. Quindi il duo Gazzi-Brighi dovrebbe avere maggiori possibilità di dedicarsi all’impostazione della fase offensiva. In attacco al fianco di Bianchi non è da escludere l’utilizzo di Sgrigna o anche di Sansone, che con l’imprevedibilità dei suoi movimenti potrebbe mettere in difficoltà la retroguardia crociata.
La conquista dei tre punti con il Parma è quasi d’obbligo non tanto perché ci sia quest’assoluta necessità di ottenerli alla nona giornata, ma per mettersi nella migliore condizione possibile in vista della doppia trasferta con Lazio e Napoli, in modo da non dover rimpiangere punti lasciati per strada.