E' allarme in difesa: Baroni cerca soluzioni in casa e sul mercato

L’analisi e le riflessioni sono più o meno le stesse di dieci giorni fa, quando il Toro tornò da Montecarlo con sei reti sul groppone dopo le due amichevoli contro il Monaco. Il problema è che adesso manca soltanto una settimana all’esordio in gara ufficiale, lunedì prossimo in Coppa Italia contro il Modena, eppure la fase difensiva dei granata continua a non funzionare. Anzi, probabilmente a Valencia ha fatto pure peggio, rimediando altri tre schiaffoni e concedendo una miriade di ripartenze agli spagnoli. E se i monegaschi almeno disputeranno la prossima Champions League, i giallorossi di Corberan sono arrivati dodicesimi nell’ultima Liga e sono rimasti fuori dalle coppe europee. C’è ancora tanto lavoro da fare al Filadelfia, ma durante gli ultimi colloqui avuti tra il tecnico Baroni e la dirigenza è emerso un aspetto: davvero la difesa è a posto così?
Di certo serve un laterale mancino che si giochi il posto con Biraghi, ma su questo è stato chiaro anche il presidente Cairo, intenzionato a colmare la lacuna a sinistra. In mezzo, invece, non c’è una coperta corta perché sono in quattro (Maripan, Coco, Ismajli e Masina) più un lungodegente (Schuurs) per due posti. Il problema, semmai, è la qualità di questi elementi, e tra Monaco e Valencia, ma anche con Ingolstadt e Cremonese, i centrali del Toro non sono riusciti a dare le giuste garanzie. C’è sicuramente un assetto difensivo da migliorare, a partire dal pressing degli attaccanti e dalla copertura dei centrocampisti, ma anche come singoli è una difesa che, in questo momento, non convince. Così si cercano rinforzi sul mercato, dalla lista è uscito Idzes che si è accasato al Sassuolo, ma resta vivo l’interesse per Amenda dell’Eintracht Francoforte. Baroni, però, strizza l’occhio anche ai suoi ex: Pongracic della Fiorentina e Hien dell’Atalanta possono diventare delle idee.
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