Dare un senso al finale di stagione è già un passo verso il futuro per il Torino

Saper gestire un periodo senza obiettivi è un segnale forte che deve essere dato da società e allenatore. I giocatori possono trovare molti motivi per non giocare solo per dovere.
25.03.2018 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Dare un senso al finale di stagione è già un passo verso il futuro per il Torino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dieci partite da disputare e una classifica da calma piatta, nel senso che non offre più nessuna possibilità di lottare per qualche obiettivo. Gli stimoli al Torino non esistono, anche se dopo un’altra stagione partita con prospettive arenatesi poi già in inverno, almeno moralmente ci dovrebbe essere una pulsione che porti tutti a non cullarsi sugli allori del non rischiare di essere risucchiati in quella zona di graduatoria dove si lotta per non retrocedere. Qualcuno potrebbe indicare che ci sono ancora alcune partite con squadre forti, Inter, Milan, Atalanta, Lazio e Napoli, che, quindi, danno una visibilità importante ed essendo in molti i granata che come dice Mazzarri devono guadagnarsi la conferma almeno in queste gare dovrebbero trovare stimoli. Qualcuno pensando a una sorta di rovescio della medaglia potrebbe dire che essendoci ancora più di una partita con squadre alla portata evitare altre figuracce dovrebbe essere uno stimolo di prim’ordine.

Stimoli per non scendere in campo solo perché si deve se ne possono trovare tantissimi, soprattutto per un gruppo di giocatori che è sempre stato criticato perché troppe volte non ha dimostrato sufficiente carattere nell’affrontare avversari sia più forti sia decisamente molto meno. Forse potrebbe essere questa la motivazione più importante che ogni giocatore dovrebbe  fare sua, a prescindere che resti o che a fine stagione vada altrove. Con l’andare via nella duplice circostanza: che non ritenga più di dover restare al Torino e di conseguenza chieda di essere ceduto o che non rientri nei piani tecnici. La società, in accordo con l’allenatore, poi dovrebbe pretendere che il finale di stagione non diventi un tirare avanti per inerzia. C’è da ricucire il rapporto con i tifosi, che un nuovo progetto da far partire, quello con alla guida Mazzarri, e c’è una squadra che dovrà essere cambiata parecchio, quindi, tasti sui quali battere ve ne sono molti e l’impostazione del futuro passa anche, e in modo non marginale, dal saper gestire questo periodo.