Dal Cholito al rinnovo di Baselli passando dallo stallo per Sirigu: fermenti in casa Toro
Mancano otto giorni all’apertura ufficiale del calciomercato e il Torino non ha chiuso nessun affare, oltre a quelli messi a segno nei mesi passati del portiere Milinkovic-Savic e del difensore centrale Lyanco, due giovani di prospettiva che, però, non conoscono il campionato italiano. Gli ottimisti pensano che sia del tutto normale e che il tempo non manchi per portare a termine buoni affari, i pessimisti, invece, sono molto preoccupati perché la società granata si muove come un bradipo. Ma tutti sono d’accordo su una cosa: l’incognita sul futuro di Belotti, va via o resta, rischia di condizionare il mercato del Torino.
Non mancano sicuramente le voci su giocatori che interessano o potrebbero fare al caso del Torino e anche la società si è mossa come per Sirigu. Con il portiere di origini sarde un accordo c’è, ma resta il problema della buonuscita dal Paris Saint Germain. Nel frattempo ci sono dei giocatori da blindare su tutti Baselli e Zappacosta. Soprattutto il primo che piace e non poco al Napoli, ma anche ad altri club in Italia, Roma, Lazio, Milan e Inter, e all’estero, Villarreal, Siviglia, Southampton e Swansea. Gli incontri avuti finora fra il Torino e l’agente del centrocampista vedono le parti ancora decisamente distanti dall’arrivare al prolungamento del contratto fino al 2022. Il milione e mezzo e i bonus potrebbero non bastare se il Torino non diventa competitivo a livello internazionale sul campo, ad esempio il Napoli oltre ai soldi offre i preliminari di Champions e questo è un fattore che pesa nella carriera di un calciatore. Le parti continueranno a trattare, anche perché il club granata non vuole privarsi di Baselli così come vuole tenersi stretto Zappacosta.
Pochi giorni fa il direttore sportivo Petrachi aveva indicato come priorità del mercato il portiere e il difensore centrale. Su questi fronti continuano a ballare i nomi dei vari Karnezis, Tatarusanu, il ritorno di Hart che però è decisamente più defilato come Skorupski per le richieste avanzate dalla Roma che non scende sotto i 10 milioni e, come detto, Sirigu per la porta. Per la difesa Cristián Zapata, Tonelli, Ferrari e si è aggiunto anche Paletta. Per rinforzare il centrocampo Donsah sembra il profilo seguito con maggiore interesse, ma restano sullo sfondo Gregus più di Ragusa e Castro, mentre Kucka è molto più distante.
Per il reparto avanzato accantonato un po’ Duvan Zapata per l’eccessiva richiesta del Napoli, 25 milioni, sono in standby i vari Lapadula e Falcinelli, invece, Giovanni Simeone, figlio di Diego, è l’attaccante che nelle ultime ore sembra entrato di prepotenza nelle mire del Torino, ma piace anche alla Fiorentina nel caso parta Kalinic e in Spagna, dove il padre allena l’Atletico Madrid, sono interessate a lui Siviglia e Villarreal. Il giovane attaccante - ha quasi ventidue anni, li compirà il cinque luglio - si è messo in evidenza nello scorso campionato nel Genoa segnando dodici gol e realizzando otto assist in trentacinque partite disputate per un totale di 2734 minuti giocati. Stando ai rumors il Torino avrebbe offerto 15 milioni al Genoa, che la scorsa estate ne aveva sborsati 5 al River Plate, per quanto finora speso dal club granata per un giocatore pare una cifra alta, il massimo per Ljajic poco più di 9, ma questo non cambia che l’argentino piaccia e non poco. Soprattutto in considerazione del fatto che Mihajlovic è molto amico del padre e che il ragazzo potrebbe essere utile sia per fare coppia con Belotti, poiché è una seconda punta, ma anche per sostituirlo, infatti, nel Genoa era lui il centravanti di riferimento grazie alle sue doti che lo portano a svariare su tutto il fronte d’attacco oltre che ad attaccare la profondità e a ripiegare all’occorrenza quando la squadra deve accorciarsi. Tra Preziosi e Cairo non c’è il massimo del feeling, ma potrebbe essere proprio il Cholito il primo colpo di mercato del Torino.