Da una parte le idee di Juric dall’altra la strategia del Torino società

03.04.2022 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo
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Vagnati e Cairo
© foto di Image Sport

Berisha titolare che fa parate importanti e Milinkovic-Savic in panchina. Pjaca che quando il fisico gli permette di giocare non riesce ad essere fino in fondo determinante. Ricci che è un promettente giovane calciatore, ma ha bisogno ancora di tempo per affermarsi. Questo ha detto la partita con la Salernitana, ultima in classifica e ieri sera all’ultima spiaggia per provare a salvarsi, ed è specchio che la strategia in sede di mercato effettuata dalla società non è così funzionale a far sì che il Torino sia una squadra che innalza l’asticella.

In estate dopo il divorzio da Sirigu il Torino decise di puntare su Milincovic-Savic e Juric si adeguò. Il portiere serbo arrivava da stagioni da non titolare nella Spal, nell’Ascoli e nello Standard Liegi. Nel girone d’andata tanto quanto resse e anzi migliorò rispetto alle previsioni di chi aveva dei dubbi, poi però nel girone di ritorno il calo con errori che sono costati punti. Così tra il Covid e un problema a un dito della mano ha lasciato spazio al suo secondo Berisha, con la parentesi di Gemello (anche lui capace di sfoderare una partita positiva) con la Fiorentina visto che nell’occasione anche Berisha non era al top. E il secondo portiere ha colto l’opportunità. Infatti, ha fatto ciò che doveva con il Bologna, ha sfoderato una prestazione di alto livello con l’Inter, poi è scivolato con il Genoa non essendo esente da colpe in occasione del gol degli avversari, ma ha saputo riprendersi nella successiva partita con la Salernitana garantendo i tre punti in collaborazione con Belotti che ha segnato il gol vittoria. Per fortuna che come secondo il Torino ha preso un portiere esperto, di certo non un top, ma sicuramente affidabile perché altrimenti qualche problema in più il Torino l’avrebbe avuto quando Milincovic-Savic è tornato sui livelli delle stagioni precedenti. Juric ha detto che si aspettava il calo di Vanja perché capita a chi non è titolare da più stagioni. Per carità ci sta, ma in ottica futura forse va ripensato il reparto portieri soprattutto se, come ormai è quasi scontato, Bremer sarà ceduto quindi verrà meno chi dirige la difesa.

Il primo acquisto di spessore del mercato estivo del Torino fu Pjaca, trequartista con doti, ma che purtroppo negli anni ha avuto problemi fisici importanti che ne avevano condizionato l’utilizzo. Per il gioco di Juric i trequartisti sono fondamentali e le caratteristiche tecniche di Pjaca, calcia con entrambi i piedi, sa dribblare e scattare in profondità, sono funzionali. Però la fragilità fisica lo frena e così finisce per non riuscire a rendere per quello che vale. Nelle 21 presenze, 9 da subentrante. Marko purtroppo anche nel Torino non ha fatto quasi mai la differenza, tant’è che il riscatto dalla Juventus non è così scontato.

Ricci è stato preso a gennaio dall’Empoli in ottica futura e non ci sono dubbi che sia uno fra i giovani centrocampisti in rampa di lancio e che in futuro potrà diventare un buon calciatore, ma al momento non lo è ancora come si è visto ieri sera che da titolare contro l’ultima in classifica ha faticato. Con l’Italia l’Under 21 negli impegni degli scorsi giorni ha fatto bene così come si stava affermando nell’Empoli, dove per dirla tutta era abituato a giocare in un centrocampo a tre a differenza di quello a quattro del Torino,ed è una riprova che potenzialmente si farà, ma resta il fatto che va benissimo ed è lungimirante l’idea di prenderlo nel mercato invernale, ma allo stato attuale è giocatore di corollario non già utile per innalzare la qualità della rosa, come dovrebbe essere fatto nel mercato cosiddetto di riparazione da dove non è arrivato neppure un giocatore, gli altri sono stati Seck, Pellegri e Fares, che abbia aumentato il tasso tecnico.

Quelli fatti sono solo alcuni esempi, ma sono molto indicativi della strategia della società, leggasi del presidente Cairo e di conseguenza del direttore tecnico Vagnati, che purtroppo non è sulla stessa lunghezza d’onda di Juric che vorrebbe portare il Torino a un livello superiore. L’allenatore ha già fatto molto per risollevare il Torino dalle salvezze acciuffate all’ultimo nelle due precedenti stagioni, ha ridato anima e gioco per quanto ha potuto, ha reso molto più impenetrabile la difesa potendo contare su Bremer, ma non è riuscito ad andare oltre il centro classifica perché gli mancano i giocatori per farlo e se a fine stagione perderà anche Belotti, che pur in un’annata sfortunata a causa degli infortuni, resta sempre l’attaccante principale e di riferimento cosa potrà fare di più nel prossimo campionato se dal mercato non gli arriveranno i calciatori giusti?