Colantuono: "Porte chiuse per non disperdere la concentrazione"

19.03.2010 15:42 di  Marina Beccuti   vedi letture
Colantuono: "Porte chiuse per non disperdere la concentrazione"
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© foto di Giacomo Morini

Si aprono i cancelli della Sisport per la conferenza stampa di Stefano Colantuono. La squadra ha certamente lavorato bene in settimana perchè il mister appare allegro e sereno, nonostante si sentissero le sue urla, benevoli, dalla strada adiacente al campo. Marzo, aprile e maggio sono i mesi dove le squadre di Colantuono danno il meglio di sè, ma quest'anno è un'altra storia, come intende sottolineare lo stesso tecnico granata: "Non credo ci siano riferimenti attendibili, perchè quest'anno non ci sono le basi. A gennaio abbiamo fatto una rivoluzione totale per cui su tanti giocatori non abbiamo un'idea precisa del loro andamento annuale. Di quelli arrivati a luglio ne sono rimasti pochi, per cui fare i confronti con la mia tendenza passata è difficile".

Riguardo alla situazione in casa granata Cola predica calma, ma allo stesso tempo non nasconde un certo ottimismo: "In fondo, secondo il punteggio del girone di ritorno siamo stati primi da soli fino alla scorsa settimana, inoltre ci tengo a dire che mi spiace sempre quando un giocatore viene giudicato male(Belingheri, ndr). Giocare con l'assillo di vincere è dura per tutti. Queste considerazioni vanno fatte da fuori, noi le sappiamo, ma non dobbiamo pensarci. Purtroppo andiamo ad affrontare queste tre partite in una settimana con l'assenza di giocatori importanti, tra squalificati ed infortunati. Sono contrattempi che ci creano problemi. Salgado si stava riprendendo poi è dovuto partire per il Cile.

Il mister torna sul nervosismo patito ad Ancona e dà la sua versione: "Intanto Loria non meritava le due giornate. Noi non eravamo nervosi per problemi nostri, ma perchè i giocatori dell'Ancona sono stati un po' fallosi, la partita andava gestita meglio, soprattutto dall'arbitro, il quale poteva ammonire meno ma nei tempi giusti, c'era pure un rigore per noi per fallo di mano di Mastronunzio. E' da questo episodio che ci siamo innervositi".

Ora massima attenzione sul prossimo avversario, dove una vittoria riaccenderebbe l'entusiasmo: "Il Modena è una squadra che sa difendersi bene, fisica, in lotta anche loro per i playoff. Noi dobbiamo fare una gara importante. All'andata tra l'altro avevamo fatto una bella partita tranne l'episodio finale. Noi non dobbiamo smettere di tenere accesa la speranza. I tifosi adesso ci stanno dando un grosso aiuto e noi non vogliamo mollare. In questo momernto abbiamo poco da rimproverarci. A Modena non esiste che si parli di ultima spiaggia. Il campionato è ancora aperto, i playoff sono ad un tiro di schioppo. La squadra lavora sodo".

Colantuono ci tiene a spiegare il perchè delle porte chiuse: "Non è stata una decisione per tenere lontana la gente da noi. Le ho lasciate aperte anche quando perdevamo. Le abbiamo chiuse per non disperdere la concentrazione, che ci serve per non lasciare nulla al caso. Non vogliamo avere dispersioni". Sulla ipotetica riapertura non si hanno notizie certe.

Questo campionato di B è un po' anomalo: "Rispetto agli altri anni non c'è una squadra che ammazza il campionato. Le varie compagini sono più vicine del solito, poi quelle che hanno meno pressione possono giocare anche meglio, mentre le altre devono gestire questa situazione".

Riguardo alla formazione non ci dovrebbero essere molte novità, se non che Gorobsov molto probabilmente guarderà ancora la partita da fuori, mentre Morello non ha recuperato, così Pià. Ma c'è soprattutto da trovare la quadratura all'attacco, dove sono assenti anche Gasbarroni e Leon (quest'ultimo, oltre alla squalifica, è stato colpito dalla scomparsa improvvisa del fratello, per cui è tornato in Hondurads, ndr): "E' probabile che modifichi il modulo", si lascia andare Cola, che poi aggiunge riguardo a Coppola: "E' stato fuori parecchio, per cui non è in grado di giocare tutta la partita, vedremo domani se potrà entrare almeno part time. Vista l'assenza di Morello, sono stati convocati Gomis e Tunno, più Sereni ovviamente. Gorobsov ha lavorato bene, ma è un giocatore come gli altri. Fino a che la squadra va bene è giusto non smembrarne la base, poi in questo momento ci vuole gente che ha mestiere. Gorobsov è giovane e sarà lui il futuro del Toro. D'Aiello sta lavorando bene, ma domani andrà in panchina, poi verrà anche il suo momento". Ci sarebbe l'addetto stampa Barile a scalpitare per giocare, visto che oggi era in tuta come i giocatori, ma Cola ha garantito di non averlo convocato. Ovviamente stiamo scherzando, ma questa è l'atmosfera che si respira in Sisport, buona e serena nonostante la sconfitta di Ancona.