Ci vorrà un Torino molto determinato e attento per battere il Milan

Ci vorrà un Torino molto determinato e attento per battere il MilanTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 24 novembre 2017, 07:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin
Granata e rossoneri devono vincere per non correre il rischio di allontanarsi dalle posizioni in classifica che portano all’Europa. La sfida di domenica sarà dura per entrambi.

Il Diavolo ha gli occhi iniettati di sangue e gli esce il fumo dal naso perché la stagione non sta girando come da piani estivi e la classifica dice che la Champions sicura dista dodici punti, oggi appannaggio di Napoli, Inter e Juventus, e che quella che passa dai preliminari undici, ma la Roma che è quarta deve recuperare la partita con la Sampdoria. Se tutto ciò non bastasse il Milan arriva dalla sconfitta con il Napoli nell’ultima gara di campionato e se anche è rinfrancato dalla netta vittoria in Europa League con l’Austria Vienna per cinque a uno, che ha sancito con una giornata d’anticipo il primo posto nel girone e l’approdo ai sedicesimi di finale, vorrà riprendere il cammino in campionato. Non sarà quindi facile per il Torino affrontare i rossoneri domenica pomeriggio al Meazza, anche perché la permanenza in panchina di Montella non è così certa e se non arriveranno in campionato partite disputate in modo convincente e con risultati positivi la dirigenza e la proprietà cinese prenderanno inevitabilmente dei provvedimenti.

Se il Diavolo è sul “piede di guerra” anche il Toro non è tranquillo e sereno poiché il gioco stenta a decollare e ci sono inevitabili ripercussioni sui risultati tanto più che segnare non è più la caratteristica principale della squadra di Mihajlovic, e non solo per la crisi di Belotti, ma come nella passata stagione i granata subiscono troppi gol evitabili e questo complica il cammino verso l’Europa League. Mihajlovic sta provando varie soluzioni per dare equilibrio e certezze alla squadra è già tornato al 4-3-3 e mercoledì aveva provato in allenamento ad affiancare Niang a Belotti per supportare di più il “Gallo” e per vedere se l’attaccante senegalese naturalizzato francese finalmente mette in campo a disposizione della squadra il suo potenziale, finora rimasto inespresso in granata. Questo permetterebbe a Ljajic di ritrovare la posizione a lui più congeniale tornando a fare il trequartista, anche se penalizzerebbe Falque che non troverebbe più posto ed essendo il capocannoniere granata grazie ai cinque gol realizzati diventa difficile rinunciare a lui. Al momento, quindi, pensare a una coppia d’attacco formata da Niang e Belotti è più una soluzione che potrebbe essere proposta a gara in corso, salvo non spostare  o Ljajic o Falque in mediana, ma questo renderebbe il centrocampo meno muscolare e si avrebbe una minore copertura in fase difensiva un po’ come avveniva con il 4-2-3-1.

La partita fra Milan e Torino è delicata per entrambe le quadre che non possono permettersi altri passi falsi, altrimenti dopo solo un terzo del campionato si complicherebbe il cammino verso l’Europa e ci sarebbe il concreto rischio di dover ridimensionare gli obiettivi iniziali con il seguito di malumori che ne deriverebbero. Malumori finora tenuti in qualche modo a bada con fatica e pronti a deflagrare. Per quel che riguarda la sponda granata i fischi dei tifosi del Toro al termine del deludente pareggio casalingo con il Chievo sono una precisa avvisaglia.