Ci sono almeno tre milioni di motivi che ostacolano l’arrivo di Torreira al Torino
Giampaolo per sviluppare la sua idea di calcio ha bisogno che in rosa ci siano alcuni elementi chiave affinché si formi il rombo di centrocampo fulcro dell’impianto del gioco che vuole dare anche al Torino. Uno dei cardini è il regista basso, o play davanti alla difesa, e lo si è visto nelle tre amichevoli finora disputate con Novara vinta, Pro Patria pareggiata e Pro Vercelli persa, tutte formazioni che militano in Serie C, che manca un calciatore che abbia la capacità di recuperare palla e immediatamente impostare verticalizzando l’azione offensiva, per quanto chi finora si è cimentato in questo, Rincon e Segre, abbia fatto del suo meglio per seguire i dettami del mister. Per questo la prima scelta di Giampaolo è Lucas Torreira, che ha già avuto ai tempi della Sampdoria. L’uruguaiano però adesso è un giocatore dell’Arsenal e arrivare a lui è complicato a causa dei costi dell’operazione che il Torino sta cercando di mettere in piedi, ed è tutto da stabilire fino a che punto.
Il primo ostacolo è l’ingaggio di Torreira che guadagna attualmente 3 milioni più bonus, cifra ben distante dai parametri di Cairo, basti pensare che Andrea Belotti percepisce 1,8 mln netti a stagione (fonte Panorama). E per quanto il giocatore uruguaiano possa anche accettare di ridursi l’ingaggio pur di tornare a giocare in Italia, in Inghilterra fa parecchia panchina, e con mister Giampaolo, è improbabile che accetti una decurtazione di più di un terzo. Oltretutto l’Arsenal non ha nessuna intenzione di svenderlo o di prestarlo a titolo gratuito o con la formula del diritto di riscatto. Il Torino ha già ricevuto un no a tal proposito e quindi la strada tentabile è quella del prestito oneroso con obbligo di riscatto oppure l’acquisto subito a titolo definitivo. Ma a che cifre? L’Arsenal lo ha prelevato dalla Sampdoria nell’estate del 2018 per 30 milioni di euro e per quanto voglia liberarsene è difficile che accetti tanto meno di una ventina di mln complessivi.
Se nei 15 anni di presidenza Cairo si è anche solo prestata un po’ di attenzione alle parole del patron granata e poi le si sono confrontate con quanto effettivamente accaduto in sede di calciomercato del Torino allora i sospetti che ci sono sulla poca probabilità che Torreira diventi un giocatore del Torino si trasformano in quasi certezze. Per carità il mercato può sempre riservare piacevoli colpi di scena, ma molto spesso regala invece conferme. Negli ultimi giorni Cairo, come riportato da tutti gli organi d’informazione, su Torreira ha detto: “E’ un ottimo giocatore, ma non è l’unico a cui stiamo pensando. Non è che Giampaolo mi chieda così insistentemente lui”, “Non solo lui”, “Ci sono altri nomi, ma non diciamo ci stiamo seguendo”, “Vedremo”, “Abbiamo messo a disposizione di Giampaolo tre acquisti che chiedeva (la mezzala Linetty e due terzini Rodriguez e Vojvoda, ndr) e per il ruolo di play ha fatto giocare Rincon” aggiungendo “Giampaolo è molto contento di Rincon, a questo punto se trovassimo un giovane da aggiungere sarebbe la soluzione migliore”. Torreira ha sì 24 anni compiuti l’11 febbraio scorso per cui non è sicuramente vecchio, ma può essere il giovane indicato da Cairo? Ma soprattutto, la spesa per arrivare a lui è quella che Cairo ritiene adeguata per un giovane? Mah, sinceramente viene da pensare che ci siano almeno tre milioni di motivi che ostacolano l’arrivo di Torreira al Torino.