Che la pazienza sul mercato di Vanoli non gli si ritorca contro
A cinque giorni dal debutto in campionato il Torino è incompleto, non bastano gli arrivi di Coco, Paleari e Adams, e questa non è una notizia visti i precedenti, che fanno storia. Cairo aveva detto il giorno della presentazione di Vanoli a Pinzolo: "Abbiamo ragionato insieme con il mister e con Vagnati e ci servono ancora uno o due difensori al centro della difesa e poi un esterno, un quinto di sinistra che è importante aggiungere a questa rosa”. Era il 23 luglio e da allora sono passati ben 20 giorni eppure non è arrivato nessuno. Intanto ieri sera il Torino nei trentaduesimi di Coppa Italia ha battuto il Cosenza, grazie all’autorete di Camporese dopo soli 36 secondi e al solito Zapata che all’84’ ha messo al sicuro il risultato e il passaggio del turno. Questo non deve illudere nessuno perché con tutto il rispetto il Cosenza è una squadra di Serie B ed è apparsa volonterosa, ma modesta con un organico da completare e tanti giocatori indisponibili, però nonostante questo ha creato più palle gol del Torino, 9 contro 4, e Milinkovic-Savic ha dovuto fare 4 parate (dati Lega Serie A) per mantenere inviolata la sua porta. Il prossimo avversario invece sarà il Milan, squadra di tutt’altro spessore.
Vanoli finora si è arrangiato e all’esplicita domanda se spera di avere rinforzi per il debutto in campionato con il Milan ha risposto: "Sono sempre a stretto contatto con il club e hanno detto anche loro cosa ci serve per migliorare questa rosa. Io adesso devo solo essere focalizzato a migliorare i miei giocatori. Aspetto con pazienza perché vedo che il mercato, che è completamente cambiato, non è facile neppure per le squadre più grandi di noi. La pazienza ce l’ho, ma, ripeto, più che sul mercato sono concentrato a dare un’idea di gioco alla mia squadra così sarà più facile anche per quelli che arriveranno darci una mano, se avremo la fortuna che arrivino".
Vanoli non dà l’impressione di essere una persona che batte i pugni e alza la voce per ottenere i giocatori che gli servono però è meglio che non si limiti solo a sperare perché altrimenti rischia che gli si ritorca contro. Di tempo se ne è già perso fin troppo. Magari non in pubblico, ma almeno privatamente chieda alla dirigenza con fermezza i rinforzi necessari perché affrontare con l’attuale organico il campionato e cercare di proseguire il cammino in Coppa Italia non è consigliabile e rischia di essere un azzardo.
La lungimiranza dice che attendere le svendite degli ultimi giorni di calciomercato è quasi sempre un boomerang, ed anche questo al Torino è storia.