Camolese, effetto placebo
Non si può esprimere un giudizio definitivo sul Torino di Camolese, anche perchè, dopo due allenatori esonerati, la squadra è sicuramente confusa e Camola non ha la bacchetta magica nel modificare una situazione comunque compromessa ben prima che tornasse sulla panchina granata. Pensare di fare risultato a Palermo è stata solo un'illusione, ma nessuno parte battuto, soprattutto in questa stagione dove succede spesso l'impossibile. Un esempio è il Chievo che ha strappato un pareggio storico a Torino contro la Juventus, andando addirittura in vantaggio, grazie ad una tripletta di Pellissier, un altro dei tanti ex granata in giro per il mondo. L'unica squadra che quest'anno non può ancora contare su un'impresa importante è proprio il Torino, anche se il pari a Milano contro l'Inter rimane la miglior prestazione dei granata.
Sui singoli bisogna sottolineare la prestazione negativa di Rosina, che era però al rientro dopo un infortunio, dunque non si poteva pretendere molto da lui. Rosinaldo doveva fare la differenza, ma quest'anno ancora non si è vista. Ha fatto bene Ventola, che con un colpo di tacco è andato vicino ad un gol che sarebbe stato strepitoso. Bene anche Dzemaili, autore di un palo clamoroso su punizione così Sereni, che ha effettuato alcune ottime parate. Gasbarroni, che ha rilevato Rosina a inizio ripresa, ha dimostrato di avere più grinta del capitano, nonostante che anche lui sia appena uscito da un brutto infortunio.
Camolese ha visto dei progressi a partire dall'ultimo quarto d'ora, dunque il Torino deve ripartire da questo momento, il punto in cui forse la squadra ha cominciato a recepire le richieste del nuovo tecnico. Camolese non è mai partito alla grande, ma appena ha trovato il giusto amalgama è riuscito a fare una serie di risultati utili, la speranza è che sia così, che si possa arrivare alla salvezza anche al fotofinish, purchè si centri nuovamente, come si suol dire, non c'è due senza tre.