Camolese: "Dobbiamo migliorare se vogliamo salvarci"

Dall'inviata alla Sisport
14.04.2009 16:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Camolese: "Dobbiamo migliorare se vogliamo salvarci"
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Camolese, nella consueta conferenza stampa del martedì, non fa voli pindarici dopo la vittoria di sabato e la contemporanea sconfitta delle diretti concorrenti alla salvezza: “Sui risultati delle altre si può solo commentare. Noi dovevamo fare il nostro, vincere una gara tatticamente difficile. Il Catania aveva cementato la sua classifica con certe qualità. Noi non dovevamo rischiare con i loro contropiede per cui dovevamo dare subito un'impronta alla partita. La squadra dopo il pari non si è persa e si è giocata le sue ultime chance con ordine. Le squadre devono avere questa disciplina tattica, perchè nei momenti di difficoltà ogni giocatore sa cosa deve fare rispetto agli altri. Serve risistemarsi e ripartire".

Sul gol preso il tecnico granata ha risposto: “Ho visto che mancava ancora del tempo per ribaltare la situazione. C'era anche tempo per perdere però, è andata bene. C'è però ancora molto da lavorare, sia dal punto di vista organizzativo che fisico, bisogna migliorare se si vuole arrivare alla salvezza. Questi tre punti servono per credere nelle cose che vogliamo portare avanti, ma ognuno di noi deve migliorare. Non posso nemmeno pretendere che i giocatori facciano immediatamente quello che stiamo provando".

Sull'esonero di Mihajlovic, Caamolese guarda oltre: “Sono situazioni che preferisco non commentare, ogni ambiente ha le sue questioni. Gli altri fanno la loro strada e noi facciamo la nostra. Avrei qualcosa da dire sugli allenatori, in generale. lo dirò poi a tempo debito”.

La strada del Toro è sicuramente irta di insidie: “Abbiamo delle bellissime sfide a cominciare da quella di domenica sera. Bisogna abbassare la testa e rimanere sempre umili”, ha aggiunto Camola. Sulla posizione di Rosina ha spiegato: “Può giocare dietro ad una punta, oppure con due attaccanti e lui libero di spaziare. Ma continuo a ripetere che questa salvezza non la raggiunge uno solo, ma tutto il gruppo, io spero di sbagliare meno possibile nelle scelte. Il cambio di Rosina? Stavo guardando la disposizione dicendo a qualche giocatore cosa c'era da fare. Non so cosa volesse dire con il suo gesto, chiedetelo a lui. Se intendeva dire che lui esce sempre a testa alta sono contento, questo significa che ascolta quello che dico. Sia chiaro i cambi non sono mai punitivi".

La Reggina non si può ancora dire che abbia un piede in B, come sottolinea Camolese, che l'ha allenata tempo fa: “Non credo sia spacciata, conoscendo l'ambiente e il presidente lotteranno fino alla fine”.

Un elogio ci vuole anche per il pubblico granata: “La gente sabato è stata eccezionale, loro sono stati entusiasmanti, più di noi che non abbiamo fatto una partita eccellente. Allenamenti aperti al pubblico? Per me non ci sono problemi ad aprire le porte, ma deve decidere la società. Io ero abituato al Filadelfia, dove si parlava sempre con i tifosi".

Domenica c'è il Milan, dove Camolese ricorda un punteggio tennistico: "Con certe squadre c'è sempre il rischio di prendere il set, soprattutto se i giocatori stanno tutti bene. Ognuno gioca per le sue qualità, loro hanno qualcosa in più, sperando che domenica sera non diano il massimo. A Palermo un punto l'avremmo meritato, per cui dobbiamo cercare di strapparlo da un'altra parte. Comunque mi sono ripreso quando allenavo il Livorno e le cose andarono meglio”. Il tecnico poi sottolinea: “Non ho la presunzione di dire che ho visto tutto, sono alla ricerca di capire sempre la collocazione migliore dei giocatori. Dopo due settimane il rapporto diventa anche più vero, perchè ci sono state delle scelte. Sono contento delle facce viste nello spogliatoio. Diana ad esempio è entrato e ha fatto bene. Ho il mio pensiero che deve essere più coerente possibile. Sono contento dell'impatto, adesso tutti devono essere consapevoli che c'è sempre molto da lavorare”.

Due note su Vailatti, che Camolese conosce bene avendolo avuto non solo al Toro, ma a Vicenza e a Livorno: “Sta benissimo, ma ci sono situazioni che si costruiscono molto prima. Quando ci sono tanti giocatori, e presto li avremo tutti a disposizione, si penalizza sempre qualcuno che non lo merita”.

Infine sul recupero di Abbruscato: “Non sarà ancora pronto con il Milan. Ci vuole calma prima di buttarlo dentro. Deve cominciare a tirare in porta, a riprendere la giusta forma. Non è detto che un giocatore quando è guarito clinicamente possa già essere pronto per entrare in campo”. Questo significa che, se tutto andrà bene, Abbruscato potrà giocare le ultime due partite. Problemi per Gasbarroni che oggi non si è allenato per un risentimento muscolare.