Cairo: "Mihajlovic scelto per ambizione, personalità e capacità di valorizzare i giovani"
In una sala dell’Hotel Sitea, in centro a Torino, il presidente Cairo fa gli onori di casa presentando il suo nuovo allenatore: “Buongiorno a tutti, grazie per essere qui presenti: questa è una buona occasione per fare un buon bilancio di questi 5 anni, con Ventura che ha lasciato il Toro per andare in Nazionale e per presentare Mihajlovic come nuovo allenatore. Siamo soddisfatti per i risultati raggiunti, un pochino meno per l’ultima stagione, ma non dimentichiamo la qualificazione e la buona Europa League disputata. Tra i successi ottenuti ci sono anche quelli di Moreno Longo e della primavera: avevamo un altro anno di contratto, ma voleva fare il grande salto coi professionisti e non ci siamo sentiti di negarglielo. Sono molto legato a Moreno e quest’anno tiferò un po’ anche per la sua Pro Vercelli”.
Come al solito mattatore, il Presidente si lascia andare ad una battuta: “Non vi ho mai visti così numerosi, Sinisa è l’attrazione del momento”.
Poi si parte con la presentazione del nuovo tecnico: “Abbiamo scelto per il Toro un allenatore che avesse tre imprescindibili caratteristiche: ambizione, personalità e saper lavorare con i giovani. Alcuni anni fa abbiamo cominciato una politica improntata sui giovani di qualità da far crescere e farli diventare poi titolari nel Toro. Volevamo proseguire su questo percorso e Sinisa ha sicuramente la capacità di valorizzare giovani talenti e lanciarli. Poi ha un'altra caratteristica importante: la forte personalità che mi ricorda Giagnoni, un allenatore non vincente ma di quelli che piacciono ai tifosi. Infine Sinisa ha grande ambizione, l’ho percepito in queste settimane. Non si pone limiti. Non diciamo quali obiettivi abbiamo, li vogliamo prima raggiungere come è stato per esempio l’approdo all’Europa League. Abbiamo la stessa mentalità io e Sinisa, dobbiamo fare le cose senza proclami e poi festeggiare i raggiungimenti insieme”.
“Il rapporto con Sinisa è nato tempo fa a Milano: i nostri figli andavano a scuola insieme. Prendevamo il caffè insieme e lui mi consolava perché la sua inter era vincente, il mio Toro stava ancora ripartendo”.
“Non pongo nessun imperativo a Mihajlovic, abbiamo scelto lui perché lo stimiamo cosi come il suo staff: insieme faremo una squadra decidendo chi cedere e quali innesti fare. Lo faremo insieme ripeto, con l’unico obiettivo di fare qualcosa di buono. Abbiamo voglia di fare un campionato con buoni risultati, dove arriveremo non so dirlo adesso, ma non abbiam imperativi categorici, tranne uno: mettercela tutta, lavorare sodo come faccio in tutte le mie attività. Puntare ad un obiettivo e dirlo pubblicamente sembra quasi di averlo già raggiunto: io un obiettivo particolare lo ho già, ma lo tengo per me”.
“Inizia un nuovo ciclo con Sinisa, abbiamo due anni di contratto ma con opzione per il terzo. Se le cose funzionassero per entrambi potremmo andare avanti anche oltre i tre anni. Mi aspetto di continuare con la politica dei giovani, quelli che hanno voglia di venire qui per crescere e affermarsi. Da lui mi aspetto quello che ho già detto: il suo tremendismo, la sua capacità di lavorare coi giovani e realizzare qualche ambizione: prima faremo poi diremo”.
Un'altra battuta viene fuori sul mercato: “L’anno scorso di investimenti ne abbiamo fatti, Belotti è l’investimento più importante che ho fatto come presidente. Da non ripetere (ride ndr). Ovviamente mi riferisco alla spesa. Di lui siamo più che soddisfatti”.
“L’allenatore della Primavera? Siamo vicini a trovare una soluzione per la panchina, lo annunceremo a breve. È un bel nome”.
Alex Bembi