Cairo ma di quante altre sconfitte del Torino vuole essere responsabile? Vagnati e Giampaolo volete essere corresponsabili?

27.09.2020 08:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Urbano Cairo
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Urbano Cairo
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Fiorentina-Torino 1-0, Torino-Atalanta 2-4 e nella stagione scorsa eliminazione ai playoff nella fase preliminare dell’Europa League, eliminazione ai quarti di finale in Coppa Italia (il Torino l’aveva iniziata agli ottavi) e in campionato 20 sconfitte, 7 pareggi e 11 vittorie e salvezza arrivata a due giornate dalla fine. Tutto ciò è figlio delle scelte di mercato che in prima istanza sono riconducibili al presidente Cairo e poi in seconda battuta al direttore sportivo e all’allenatore di turno.

I rapporti di causa effetto sono sotto gli occhi di tutti. Ci si illudeva che dopo una stagione negativa Cairo traesse esempio e cambiasse strategia per quel che riguarda il mercato e invece non lo ha fatto. Ha cambiato direttore sportivo prendendo Vagnati proveniente dalla Spal e allenatore Giampaolo reduce dall’esonero al Milan e poi si è limitato ad abbozzare modifiche all’organico della squadra con gli arrivi di Rodriguez, Linetty, Vojvoda e Murru e a non rinnovare il contratto a De Silvestri e a cedere Ola Aina più qualche altro giovane, ma pur consapevole che l’allenatore ha un gioco molto preciso, il 4-3-1-2, a nove giorni (includendo anche oggi) dalla chiusura del mercato non gli ha comprato un regista basso, un trequartista di ruolo, una punta valida da affiancare a Belotti, un centrale difensivo e un’altra mezzala. Ci sono parecchi altri giocatori che andrebbero ceduti, ma finora non è stato fatto anche perché le richieste economiche sono in proporzione alte.

Non c’è quindi da stupirsi che le prime due partite di campionato siano andate male e che la rabbia della maggior parte dei tifosi nei confronti di Cairo sia risalita alle stelle. Eloquente in tal senso lo striscione esposto ieri, poco prima dell’inizio della partita con la Fiorentina,  all’esterno del Filadelfia e firmato la Maratona: “Stufi del tuo parlare devi spendere … (prosegue con una parte che non è pubblicabile perché contiene insulti)”. Il timore è che se nei giorni rimanenti del mercato non arriveranno i giocatori che servono la squadra andrà incontro a un altro campionato di sofferenza. A questo punto devono intervenire con il presidente Vagnati e Giampaolo e devono farlo con grande fermezza e se occorre anche pubblicamente anziché continuare a essere in linea con la direttiva padronale altrimenti finiranno anche loro nel tritacarne in quanto corresponsabili. Ieri Giampaolo nel post partita ha accennato che del mercato ne avrebbe parlato in privato, ma sembra una linea troppo morbida. Anche i giocatori, soprattutto quelli più rappresentativi quindi capitan Belotti e Sirigu su tutti, seppur non sia di loro competenza dovrebbero far capire a Cairo, Vagnati e Giampaolo che ci sono carenze nell’organico che vanno assolutamente colmate sempre che non si accontentino di restare in una squadra mediocre.
Il tempo scorre inesorabilmente e il campo ha già fatto capire che la rotta va invertita senza aspettare che magari Giampaolo, che insegna calcio, riesca ad ottenere qualche cosa di più dai giocatori che ha a disposizione e che altre squadre alla fine risultino anche più carenti del Torino perché così facendo il rischio di lottare per la salvezza è alto e il risultato finale non è comunque certo.