Cairo ha tolto Ljajic dal mercato … ma in caso di super offerta

Il Torino non svende i suoi giocatori e chi vuole il serbo deve pagarlo. Mazzarri e poi la vetrina del Mondiale possono far lievitare il valore del cartellino del serbo.
30.01.2018 10:11 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo ha tolto Ljajic dal mercato … ma in caso di super offerta
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© foto di Federico De Luca

“Credo che Ljajic abbia qualità superiori alla media, ma ho un tecnico e ho fiducia in lui. Secondo me troverà la chiave per utilizzarlo, anche lui stima il ragazzo. Ha un potenziale incredibile”. Con queste parole il presidente del Torino Urbano Cairo ha fatto intendere che Ljajic non lascerà il Torino, almeno per il momento. Strategia o verità? Una via di mezzo perché il Torino non svende i suoi giocatori e quindi per lasciar partite uno che indubbiamente ha del talento bisogna che ci sia un guadagno. Adem era stato preso dalla Roma due estati fa e pagato circa nove milioni di euro per cui servono ben più di dieci milioni per ottenere il suo cartellino. Da quando Ljajic è arrivato al Torino, a parte il periodo in cui Mihajlovic lo ha messo al centro del gioco offensivo schierandolo da trequartista tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di questo, non ha brillato per cui le sue quotazioni non sono in particolare ascesa, però, è riuscito a riconquistare un posto nella sua Nazionale e grazie al fatto che la Serbia disputerà il Mondiale ha più che buone possibilità di essere convocato e andare a giugno in Russia.

Una tale vetrina, se lui la saprà sfruttare a suon di prestazioni positive, ne accrescerebbe indubbiamente il valore e allora a quel punto il Torino vendendolo ne ricaverebbe un bel gruzzoletto. Ecco perché Cairo parlando della possibile cessione di Ljajic non ha mancato di sottolineare che Mazzarri “Secondo me troverà la chiave per utilizzarlo”. Nel gioco del nuovo allenatore del Torino non è facile trovare una collocazione per Adem perché non utilizza il trequartista, ruolo dove il serbo brilla. Infatti, né il 4-3-3 né il 3-5-2 e neppure il 3-4-3 prevedono un uomo che agisca dietro alla o alle punte libero di svariare su tutto il fronte d’attacco e di conseguenza o Ljajic si adatta di buon grado a fare l’esterno sbaragliando la concorrenza degli altri compagni oppure per lui non ci sarà così tanto spazio da qui a fine campionato. A meno che Mazzarri non s’inventi qualche cosa per utilizzarlo il più possibile in modo da non svalutarlo o quantomeno da non correre il rischio che non sia fra i convocati per il Mondiale.

Allo stato attuale, a parte lo Spartak Mosca, non c’è la fila di società che vogliano Ljajic e anche il club russo non è disposto a sborsare chissà quanti soldi. L’offerta si aggira sui sette-otto milioni ed è scontato che Cairo non prenda in considerazione una minusvalenza o anche solo un pareggio della cifra sborsata per aggiudicarsi a suo tempo il serbo. Tenendo conto che il mercato chiuderà i battenti domani sera alle ventitré è improbabile che ci sia il tempo per trovare formule che accontentino il Torino, salvo che non arrivi un club che vuole assolutamente il giocatore e di conseguenza è disposto a pagarlo una quindicina di milioni. E’ vero che in altre nazioni il calciomercato continuerà ancora per un po’ di tempo, Russia compresa, ma se oggi non ci sono trattative già ben impostate è difficile che si rendano concrete dopo che in Italia il mercato sarà chiuso, anche perché se il Torino dovesse cedere Ljajic senza poterlo sostituire e poi la squadra non dovesse giocare bene tutti criticherebbero la mossa poiché il club avrebbe dato via un giocatore che è indubbiamente discontinuo e pure un po’ bizzosetto, ma che è anche il più talentuoso dell’attuale rosa.