Cairo e le confessioni
Papa Urbano I, come fu soprannominato dei tifosi appena prese il Torino dai Lodisti, ha confessato nel corso della serata di mercoledì i suoi giocatori. Come giustamente succede in questi casi nulla trapelerà all'esterno, salvo qualche spiffero vagante, infatti lo stesso Cairo ha detto, prima di scendere negli spogliatoi, che non avrebbe accennato a nulla di quanto avrebbe detto perchè erano questioni interne.
In genere quando arriva Cairo alla Sisport vuol dire che c'è bisogno di una sferzata, ma in genere porta bene, perchè la squadra si sente gratificata dalla sua presenza. Diciamo che si è captato che il gruppo non è del tutto unito, perchè Cairo ha sottolineato che ci vuole unione di intenti e non 26 aziende, dove ciascuno, aggiungiamo noi, porta acqua al proprio mulino. In effetti si aveva avuto l'impressione che quest'anno le cose andassero meglio a livello di rapporti, sensazioni suffragate anche dai protagonisti dello spogliatoio. In genere è sempre così, quando le cose vanno male arriva la tensione, la paura e non tutti riescono a metabolizzare una situazione difficile.
Qualche media locale ha però intravisto una polemica nelle parole di Cairo, come se la colpa delle divisioni sia imputabile a De Biasi che avrebbe fatto intendere, nell'intervista di martedì, che non tutta la squadra sta con lui: qualcuno si butterebbe nel fuoco per il mister, altri, forse, butterebbero lui, si fa per dire. C'è chi vuole mettere zizzania per velocizzare la partenza del tecnico di Sarmede, soprattutto chi pensa che la Fiorentina sia il crocevia della sua permanenza sulla panchina granata.
Cairo ha detto chiaramente che quella di domenica sarà una partita fondamentale, quasi un passante obbligato per il futuro. A dire il vero la gara contro i viola non appare come quella più incisiva a livello di classifica, perchè non è uno scontro diretto e perdere contro i gigliati ci può anche stare vista la differenza tecnica tra le due compagini. Dunque, se viene dichiarata fondamentale, vorrà dire che, nonostante Cairo insista che De Biasi non ha la fiducia a tempo, un limite c'è e dovrebbe scattare proprio domenica. Se i giocatori faranno la partita della vita, avremo la riprova che nessuno rema contro.