Cairo e la continua risalita nei consensi dei tifosi del Toro

16.07.2019 06:00 di  M. V.   vedi letture
Cairo e la continua risalita nei consensi dei tifosi del Toro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un lungo periodo di assestamento ed alcune promesse iniziali non hanno aiutato, con il presidente del Torino Urbano Cairo che ha attraversato alcune fasi alternanti esaltazioni e contestazioni da quando ha deciso, nel 2005, di tuffarsi nell'avventura calcistica. All'epoca aveva quarantotto anni, adesso ne ha sessantadue, ed oltre a delle spiccate doti imprenditoriali che gli stanno premettendo sontuose scalate nel campo editoriale e non solo, ha finalmente trovato anche la giusta alchimia nella gestione societaria del Toro (sfruttando benissimo onori e oneri del Financial Fair Play). E' ormai un'abitudine poter parlare di rosa di proprietà, così come di Europa in tutte le stagioni (sin dalla prima conquistata da Giampiero Ventura), a prescindere poi dal fatto di raggiungerla effettivamente o meno sul campo, assestando con regolarità la squadra tra le prime nove della classifica. Il tutto escludendo la rinascita del Filadelfia e, a breve, del centro sportivo del Robaldo, la vera casa della cantera granata, fucina di talenti promotrice del senso di appartenenza. Queste righe non vogliono rappresentare una sviolinata nei confronti del presidente del Torino, ma stanno semplicemente a sottolineare un dato oggettivo che coincide con il costante aumento di consensi nei suoi conffronti da parte dei sostenitori di questi gloriosi colori.