Cairo ammette: "Dagli errori si impara e Lerda ne è la prova"
"Dagli errori si impara sempre ed ho capito che si deve proseguire sulla strada tracciata quando sei nel giusto. Lerda non è mai stato in discussione: anche se non cambi un giocatore della rosa, ma inserisci un nuovo allenatore, c'è sempre un momento di difficoltà". Cairo con queste dichiarazioni decide di dire stop all'esonero allenatori e promuove a pieni voti il lavoro di Lerda. Fino a sette partite fa, il tecnico granata era in bilico tra la panchina e il divano di casa sua, dove tutti pensavano sarebbe tornato ad accomodarsi stabilmente in breve. La sconfitta contro l'Atalanta per l'ex ragazzo del Filadelfia sembrava dover essere fatale, invece no. Cairo ha preso un respiro, ha ragionato a mente fredda e la sua decisione di dar continuità all'era Lerda è stata poi premiata. Cinque risultati utili consecutivi, di cui tre vittorie e due pareggi: non male, non male veramente. Il Torino è a quota 24 punti, uno in più rispetto all'anno scorso anche se la situazione classifica è la stessa. La differenza? Lo spirito, il gruppo unito. "In quel periodo eravamo in calo" ricorda Cairo a La Stampa, "e dopo conquistammo 4 punti appena in 5 partite con Beretta. Adesso abbiamo un punto in più, ma si vede che questo Toro è compatto a tutti i livelli, atleticamente è in piena forma, basta vedere gli ultimi 30' delle partite, e la squadra ha assimilato il gioco del mister".
Mancano ancora quattro gare prima della fine del 2010: Piacenza, Trieste e le casalinghe contro Siena ed Empoli. I granata dovranno dimostrare quindi di essere una volta per tutti "maturati", fino ad essere riusciti a camminare tutti insieme sullo stesso filo conduttore. "É giusto valutare attentamente la rosa e aspettarsi il contributo di chi finora ha dato meno per motivi diversi". Poi la chiosa finale che ha un solo nome, ovvero Bianchi e il suo futuro. Cairo rassicura tutto e tutti, dicendo che non c'è nessuna intenzione di venderlo. Ma lui vorrà continuare la sua avventura targata Toro?