Cairo: “E’ un buon Natale. Se D’Ambrosio vuole fare il figliol prodigo lo accolgo a braccia aperte”
Venticinque punti e settimo posto in solitario, questo è un buon Natale per il Torino?
“Sì devo dire che è un buon Natale, sono contento per i punti evidentemente perché è il risultato che abbiamo ottenuto ed è la testimonianza che stiamo facendo bene e che tutto sta andando bene, ma anche molto per il gioco che si è visto e per la squadra che sta producendo tante occasioni e tanti gol, trenta che vuol dire settimo attacco della serie A e a un gol dal sesto (Hellas Verona, ndr). Vedo una squadra compatta che indipendentemente dagli interpreti sta dando notevoli risultati, quindi vuol dire che c’è un’ossatura e un impianto di gioco che sta funzionando bene e questo mi fa molto piacere”.
Cerci nove gol e Immobile otto, numeri che forse neppure Pulici e Graziani ottenevano e i tifosi hanno risposto bene alla promozione sul costo dei biglietti ribassato. Altri motivi di soddisfazione?
“La coppia Cerci-Immobile sta facendo bene e forse è la coppia più prolifica del campionato, anche più di Rossi e Gomez che non ha giocato molto per infortunio, ma comunque meglio di altre coppie di squadre più titolate di noi. La promozione sui biglietti è andata benissimo e ho voluto farla perché mi rendo conto che il momento economico non è dei migliori e quindi poiché il Torino sta vivendo un periodo molto positivo ci tenevo a dar modo ai nostri tifosi di partecipare grazie a promozioni speciali, abbiamo dimezzato i prezzi, e la risposta mi dà l’idea anche per le partite a venire di fare qualche cosa di speciale perché credo che dobbiamo dare l’opportunità ai tifosi di godere di questo bel Toro, sperando di continuare così anche nel 2014”.
L’attuale posizione in classifica è figlia anche del calciomercato estivo che aveva fatto storcere il naso a qualcuno?
“Come sempre, anzi io sono più contento quando il calciomercato ad agosto vene giudicato non bene perché è quasi scaramanticamente di buon auspicio. I giocatori che abbiamo preso stanno dimostrando di avere qualità importanti. A parte l’aver acquistato la seconda metà di Cerci anche l’acquisto potenziale di Maksimovic, che è in prestito con diritto di riscatto, l’acquisto della metà d’Immobile e di tanti altri buoni giocatori, alcuni esperti come Moretti e Bovo e la conferma di Brighi, sono una serie di trattative positive fatte come quelle per El Kaddouri, Farnerud e Padelli, che sta dimostrando di avere delle grandi qualità. Tutti questi calciatori hanno avuto bisogno di un certo tempo per amalgamarsi e si sta dimostrando che la squadra c’è, che ha una buona ossatura e anche oggi che mancavano alcuni calciatori per noi importanti (Farnerud, El Kaddouri e Bovo, ndr) non è stato un problema perché chi va in campo fa bene, ed è questo ciò che conta”.
Il Torino ha creato un fossato grazie ai venticinque punti conquistati, solo il Milan questa sera potrebbe avvicinarsi rimanendo però a tre lunghezze di distanza, ma le prime inseguitrici Parma, Genoa, Lazio, Udinese e Cagliari sono a quota venti. L’obiettivo stagionale di conseguenza cambia o rimane immutato?
“Oggi per noi più che pensare a un obiettivo, che alle volte toglie energie, è importante continuare a giocare bene come stiamo facendo, mantenere l’umiltà e la disponibilità dei giocatori nei confronti del mister ad apprendere cose nuove e ad effettuare dei cambiamenti, poi chi è dietro o davanti a noi in classifica non è fondamentale oggi, però secondo me conta avere l’approccio giusto. E’ importante iniziare a conquistare i quaranta punti, che sono la prima asticella per tutte le squadre, che vuol dire permanenza nella categoria e una volta raggiunti questi quaranta punti se li conquisteremo in tempi veloci andrà benissimo e se dopo otterremo più punti saremo ben contenti, però, ripeto, oggi non è importante darsi degli obiettivi, ma continuare a giocare e mantenere lo stesso tipo di attenzione ai dettagli per ottenere i risultati che stiamo facendo”.
La situazione di D’Ambrosio qual è in questo momento?
“Di D’Ambrosio ne ho parlato talmente tanto che non affronterei più l’argomento, però visto che siamo a Natale e c’è maggiore bontà da parte di tutti dico che se D’Ambrosio vuole fare il figliol prodigo ritornando sui suoi passi e firmare il rinnovo del contratto con noi io gli porgo la mano e lo accolgo a braccia aperte e sono disponibile a riprenderlo, adesso dipenderà da lui”.
Braida le ha chiesto solo D’Ambrosio?
“Braida l’ho incontrato casualmente in centro a Milano e l’ho salutato perché eravamo sotto Natale, ma non abbiamo minimamente parlato di calcio”.
Che lei sappia Braida è ancora il direttore sportivo del Milan?
“Non lo so questa è una domanda che dovete fare a lui”.
Tutti i gol segnati e belli come il secondo di Immobile non rischiano di far lievitare il cartellino del giocatore che nello specifico è in comproprietà con la Juventus?
“No, noi siamo contenti di avere il cinquanta per cento di Immobile e quando un giocatore fa bene è sempre una cosa positiva proprio perché per metà è nostro e quando sarà il momento giusto vedremo cosa fare. Intanto è bene che Immobile stia facendo benissimo con noi e al termine della stagione parleremo con la Juve per l’altra metà o vedremo cosa fare insieme”.
Nel mercato di gennaio siete orientati a cercare giocatori titolari o riserve per chi non ha in rosa un sostituto naturale?
“Adesso abbiamo una rosa di venticinque giocatori, oggi mancavano elementi importanti come Farnerud, El Kaddouri e Bovo e di conseguenza credo che abbiamo già un organico consistente, quindi andare a prendere giocatori nuovi lo si può sempre fare in prospettiva anche futura perché ho visto che un giocatore nuovo per entrare nel meccanismo della squadra, che conta molto, ci mette qualche tempo di conseguenza si rischia di prendere un giocatore che non sia un reale valore aggiunto o che magari ha aspettative di giocare maggiori di quelle che può fare. Quindi se sceglieremo dei giocatori saranno pochi, caratterialmente giusti, perché lo spogliatoio che abbiamo è di grandissima qualità, e che siano disponibili a fare panchina per entrare poco alla volta nei meccanismi della squadra. Questa squadra ha una rosa molto ampia e dobbiamo fare le cose giuste senza andare a intaccare lo spirito dello spogliatoio che è fondamentale nel gioco del calcio”.
D’Ambrosio a parte, qualcuno che gioca poco verrà ceduto o le ha chiesto di andare via?
“Nessuno mi ha chiesto di essere ceduto, per il resto vedremo se ci saranno delle occasioni per i giocatori che hanno bisogno di giocare di più, ci penseremo e valuteremo. Per me un nostro calciatore anche se gioca poco stando nel gruppo ha un miglioramento automatico perché apprende e questo gli sarà sicuramente utile”.
I contratti di Ventura e Petrachi verranno rinnovati?
“Direi di sì, questa è una cosa automatica e con loro il rapporto è buonissimo. Con Petrachi sono quattro anni che lavoriamo insieme, era arrivato alla fine del 2009, con Ventura siamo alla terza stagione, andiamo d’amore e d’accordo e le cose vanno bene, c’è una buonissima intesa personale e professionale e quindi credo che sia automatico l’andare avanti con loro”.
Per Ventura il rinnovo del contratto sarà di due anni o di tre?
“Non ci siamo ancora neanche seduti intorno a un tavolo per parlarne, però direi che quello che conta è l’andare avanti insieme e la volontà c’è tutta e poi vedremo”.
Il Filadelfia?
“Credo che siamo a buon punto, sono contento della nomina di Don Aldo Rabino a presedente onorario della Fondazione, questo mi fa molto piacere, e penso che non siamo mai stati così vicini a mettere la prima pietra per ricostruire il Filadelfia. Il Torino, l’ho già detto e lo ribadisco, farà la sua parte e ritengo che dobbiamo cominciare perché tutto è pronto per posare la prima pietra e per andare avanti nella ricostruzione”.
La posa della prima pietra entro la fine del 2014 o nel 2015?
“Non lo so, ma credo anche prima del 2015, spero veramente che tutto sia possibile in tempi rapidi, il che vuol dire anche nei primi sei mesi del 2014”.