Caceres: "Darò tutto e uscirò dal campo con la maglia sudata"
L’uruguagio con molta disponibilità, educazione e simpatia ha incontrato i media nell’albergo che ospita il Torino nel giardino che affaccia sul lago D’Orta all’ombra di bellissime piante che regalavano una piacevole frescura, grazie anche alla brezza che proveniva dall’incantevole specchio d’acqua. Per far sentire ancora più a suo agio Caceres le domande gli sono state rivolte in spagnolo e lui ha risposto nella sua lingua madre, anche se capisce l’italiano seppur non lo parli ancora, infatti, uno dei suoi propositi è proprio quello d’impararlo al più presto.
Buon giorno Caceres, ben arrivato al Torino?
“Buon giorno a voi e grazie per l’accoglienza”.
Per farla conoscere meglio ai tifosi è vero che ha iniziato la carriera giocando da difensore centrale e poi è diventato un terzino sinistro?
“In verità ho giocato sempre da terzino sinistro, solo in qualche partita sono stato schierato da centrale”.
Quali sono le sue caratteristiche tecniche?
“La mia caratteristica principale è quella di posizionarmi bene in campo e in primo luogo difendere, se poi c’è l’occasione mi spingo anche in attacco, ma normalmente faccio ciò che mi chiede l’allenatore. Se il mister decide che posso avere una maggiore libertà di movimento mi sposto in avanti, altrimenti resto a difendere, ma prima di tutto, come richiede il mio ruolo, difendo, poi attacco”.
In carriera ha cambiato molte squadre, perché?
“E’ vero finora è stato così, ma è dovuto alla casualità”.
Lei non ha mai giocato in Italia, che cosa sa del calcio italiano?
“Guardo molto il calcio straniero in televisione e so che quello italiano è un campionato molto competitivo per questo sono contento di essere un giocatore del Torino e di far parte di questo campionato”.
Prima di diventare un giocatore granata aveva sentito parlare del Torino?
“Sì, è una società importante che ha molti tifosi e ha una rivale molto forte (la Juventus, ndr). So che in passato hanno giocato altri calciatori uruguagi e, come ho detto, sono molto contento di essere qui e di far parte di questo gruppo. Spero di adattarmi al più presto per far parte del gruppo”.
Anche il Siviglia era interessato a lei, cosa l’ha spinta ad accettare il Torino?
“Mi è sempre piaciuto il calcio italiano e quando ho saputo dell’interessamento del Torino, società importante e con tanti tifosi molto calorosi, non ho avuto esitazioni, ed eccomi qui”.
Conosce mister Ventura?
“Sì, so che è un allenatore molto bravo e ha diretto molte squadre in Italia. In questi primi giorni ho osservato come lavora e fa lavorare i giocatori e ritengo che abbia un buon metodo”.
Sa qual è la sua visione del calcio?
“Sì, è molto dedito al lavoro e in allenamento spiega cosa i giocatori devono fare in partita e nell’amichevole di ieri ho potuto vedere come si mette in pratica quello che si fa in allenamento. Penso che con lui si lavori moto bene”.
Il gioco di Ventura si basa molto sugli esterni e sul giro palla, nelle altre squadre in cui ha militato ha già giocato in questo modo?
“Sì, comunque, come dicevo prima, la mia intenzione è di adattarmi a ciò che chiede l’allenatore e spero di riuscirci al meglio. Sicuramente ci sono delle cose differenti che dovrò imparare, sia sulla posizione sia sugli schemi, però penso che questo debba essere fatto da chiunque giochi a calcio, ossia, adattarsi a quello che chiede l’allenatore”.
Com’è stato il suo primo approccio con i nuovi compagni?
“Molto positivo, mi hanno accolto bene. E’ arrivato anche un mio connazionale (Guillermo Rodriguez, ndr) con il quale avevamo giocato da ragazzini e sono molto contento”.
Oltre a Rodriguez conosce altri compagni?
“Sì, conosco molti giocatori, sono capitato in un bel gruppo”.
Quanto tempo pensa che le occorrerà per unirsi al resto del gruppo in allenamento?
“Sto lavorando con il preparatore atletico e penso che non ci vorrà molto tempo per potermi allenare con il gruppo. Forse devo perdere un chiletto, ma ho già cominciato a farlo”.
Cosa si sente di promettere ai tifosi?
“Di dare tutto in campo e uscire con la maglietta sudata, fare al meglio delle mie capacità il mio lavoro per far sì che la squadra disputi un buon campionato e raggiunga gli obiettivi prefissati”.
Conosce la Juventus?
“So che per la Juventus il Torino è una rivale tosta, che c’è molta rivalità e quindi speriamo di vincere i due derby”.
Ha già disputato dei derby?
“Nel mio paese ci sono dei derby, sono considerati un classico”.
Nel Maiorca giocava anche Tissone, un calciatore che potrebbe essere preso dal Torino, che tipo di giocatore è?
“Fernando è un gran buon giocatore e abbiamo un bel rapporto di amicizia. Nel Maiorca ha giocato molte partite e sarebbe un grande acquisto se arrivasse al Torino e personalmente ne sarei molto contento”.
Potrebbe fargli una telefonata per convincerlo.
“Da quando sono arrivato ci siamo già parlati al telefono molte volte e, ripeto, se diventerà un giocatore del Torino sarò molto contento anche perché è un buon giocatore. Farò di tutto per convincerlo (ride, ndr)”.