Bilancio del Torino in attivo di 9,53 milioni: base per spendere nel mercato
Il Torino non ha nessuna esposizione nei confronti di banche e agenzie finanziarie di credito, ma questa non è una notizia perché è risaputo che la società granata sia una delle pochissime a essere virtuosa, infatti, il ventisei maggio scorso il club e il presidente Cairo hanno ricevuto il “Financial Fair Play” 2016. Il Torino non solo non ha debiti, ma ha un attivo di 9,53 milioni di euro, una piccola flessione rispetto al precedente bilancio c’è, era di 10,58 milioni, però, resta sempre in attivo. Anche il fatturato complessivo fa registrare un segno positivo di circa 6 milioni di euro e questo vuol dire che i maggiori costi relativi ai rinnovi dei contratti sono stati assorbiti senza problemi. Com’era nelle previsioni l’asse dei ricavi, invece, ha subito un lieve calo, circa 8 milioni di euro (da 92,5 a poco più di 84,5), a causa della non partecipazione alle coppe internazionali e al piazzamento in campionato, nono posto nella stagione 2014-2015 rispetto al settimo del 2013-2014 che ha comportato minori introiti dai diritti televisivi. Stessa cosa accadrà nel prossimo bilancio per il dodicesimo posto del campionato appena concluso.
I conti in ordine permettono al Torino di poter affrontare il mercato senza patemi e con la cessione di qualche calciatore, leggasi Glik, Peres, Zappacosta e Maksimovic, ovviamente non tutti ma è possibile un paio, ci sarà il tesoretto che servirà per dare a Mihajlovic una squadra competitiva formata da giocatori utili al suo impianto di gioco. Il Torino dovrà rinforzarsi in ogni reparto, ma questo non significa che non possa permettersi di prendere giocatori di qualità. La scorsa estate, puntando soprattutto su giovani di prospettiva, spese circa 33 milioni di euro per dieci giocatori compresi Benassi e Ichazo, già presenti dalla stagione precedente. In questa sessione di mercato si può ipotizzare che arriveranno da cinque a sette giocatori, esclusi i quattro-cinque giovani che ritornano dopo esperienze in altre squadre, tenendo anche conto che a gennaio è già stato preso Boyé.
I 9,53 milioni di euro del bilancio in attivo più altri 40 derivanti da due cessioni di giocatori attualmente in rosa e di Sanchez Miño e Quagliarella fanno sì che il Torino disponga di quasi 50 milioni per rinforzarsi e possa consegnare a Mihajlovic quattro suoi pupilli e un paio di altri calciatori utili. Con l’abilità che ha Cairo nel trattare c’è da giurarci che metterà da parte un gruzzolo per avere anche il bilancio 2016 in attivo, ma si spera che non lesini sui giocatori in modo da mettere Mihajlovic nella condizione di conquistare un posto in Europa League, che vuol dire certezza di maggiori incassi.