Bianchi, sono cinquanta in maglia granata
Rolandinho è tornato, anzi non è mai andato via, c'è stato solo un malinteso la scorsa settimana, ma ieri era in campo dal primo minuto contro il Portogruaro, con la fascia da capitano al braccio, che per fortuna nessuno gli ha portato via. Il suo gol, segnato al 19' del primo tempo, è servito, da solo, a portare a casa la vittoria. Se qualcuno aveva dei dubbi sul suo essere indispensabile per la squadra, ora dovrà ricredersi e anche Lerda in un certo senso lo deve ringraziare, perchè se può tirare un sospiro di sollievo e stare ben attaccato alla panchina granata, il merito è anche del suo capitano. L'abbraccio forte di tutti i compagni sono il sintomo che Rolly è amato nello spogliatoio per cui, da ora in avanti, ogni polemica non avrà più senso di esistere. Il Toro pare aver ritrovato la forma dell'ultima parte di stagione del 2010 e ha dimostrato di avere carattere, nel momento delle difficoltà e dei malintesi ha saputo tirare fuori la giusta grinta.
Il gol di Bianchi a Portogruaro ha anche un altro significato, questa volta statistico, infatti se per la classifica cannonieri è il tredicesimo di questa stagione (e il bottino sarebbe più importante se non fosse stato fermo quasi due mesi per infortunio) in totale è il cinquantesimo in maglia granata. Un bel record per un giocatore che sempre più sta diventando il simbolo di questa squadra. In 91 match con il Torino significa che ha segnato 0,549 gol a partita, una media sontuosa. Nelle altre squadre in cui ha militato non ha mai raggiunto numeri simili, il risultato migliore l'aveva ottenuto in precedenza alla Reggina, dove aveva segnato 19 reti in 46 presenze. Bianchi è entrato nella lista dei bomber più prolifici della storia granata, può raggiungere Pietro Buscaglia, a quota 51, Menti, 54, Baldi, 55, Ferrini 56, Ferraris 57, Silano a 59. Tutti marcatori della storia granata che Bianchi può superare in questa stessa stagione. Poi si sale alle 70 reti di Loik. Forse difficile arrivare a questa quota nella stagione in corso ma, come si suol dire, tentar non nuoce.
Per concludere un pensiero extracalcistico: un ricordo per Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa da tre mesi nel bergamasco, il cui corpo senza vita è stato ritrovato ieri. Era una bambina, voleva sognare ma qualcuno in modo violento e vigliacco le ha spento la vita. Abbiamo trepidato per lei nella flebile speranza che fosse ancora viva, ora le diamo una carezza perchè dimentichi quella violenza per ricordare solo la dolcezza della sua breve vita.