Bene il milione di Cairo per il Fila ora i passi per aprire il cantiere
I soldi smuovono sempre tutto e senza non si fa nulla. La ricostruzione del Filadelfia potrebbe avere avuto ieri pomeriggio una svolta quasi epocale, il valore di quanto accaduto, però, si comprenderà appieno quando saranno fatti i passi necessari per aprire il cantiere e soprattutto quando sarà data l’agibilità all’impianto e sarà inaugurato. La prudenza è fondamentale perché si sa che in Italia spesso s’iniziano i lavori e poi tutto si ferma con le quattro frecce, come direbbe Vittorio Brumotti di Striscia la Notizia.
L’incontro di Cairo con il sindaco di Torino Fassino e l’assessore allo sport Gallo ieri pomeriggio ha sancito che: il Torino Fc tramite la “Fondazione Mamma Cairo”, gran tifosa granata la signora Maria Giulia Castelli recentemente scomparsa, stanzierà 1 milione di euro e si accollerà tutte le spese di gestione dell’impianto una volta entrato in funzione, che così non graveranno sulle casse pubbliche, e il Comune di Torino metterà a bilancio negli esercizi del triennio 2012-2014 la cifra di 3,5 milioni. Non s’infurino i tifosi, almeno per il momento, ricordando la promessa fatta un po’ di tempo fa dal presidente Cairo di mettere per il Filadelfia la stessa cifra di Comune e Regione Piemonte. E’ vero che fra uno e tre e mezzo c’è la differenza di due e mezzo però garantire di sostenere i costi di gestione dell’impianto non è cosa da poco, anche nel caso in cui, questa è solo ed esclusivamente un’ipotesi, i proventi dalle attività commerciali previste nella struttura finissero tutti e direttamente nelle tasche di Cairo.
Ora si attende che anche la Regione Piemonte si attivi concretamente per mettere per scritto quanto detto finora a parole e indicando chiaramente quale cifra potrà mettere a disposizione per la ricostruzione dello stadio del Grande Torino. Una volta che si saprà esattamente su quanti soldi si potrà contare bisognerà reperire quelli mancanti per arrivare alla cifra complessiva del progetto di ricostruzione che nel frattempo dovrà essere ufficialmente approvato dalla Fondazione per lo stadio Filadelfia. Una volta che si saprà come sarà ricostruito il Fila potrà partire tutto l’iter burocratico, con bandi di concorso e quant’altro, che porta all’apertura del cantiere.
Fare previsioni su quando i tifosi del Toro potranno mettere i piedi nella loro Casa ricostruita è molto difficile, dal fatidico 10 aprile 1998, giorno della definitiva demolizione totale del Fila, sono passati 5596 giorni che gridano vendetta per lo scempio che si è perpetrato con la complicità colpevole di troppi che avrebbero potuto a pieno titolo agire per ricostruire il Fila e non hanno fatto nulla di concreto, per non dire che hanno ostacolato. Nonostante la difficoltà di fare previsioni però ipotizzare la fine del 2014, come ha fatto il presidente Cairo, sarebbe almeno di buon auspicio.