Avanti con Vanja: il serbo è senza concorrenza, Juric si aspetta il riscatto

17.10.2023 09:00 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Avanti con Vanja: il serbo è senza concorrenza, Juric si aspetta il riscatto
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Negli occhi e nella mente ci sono ancora le sue uscite a vuoto nel derby contro la Juventus. E’ l’ultima immagine prima della pausa per le nazionali, adesso Vanja Milinkovic-Savic vuole riprendere la retta via. Prima con la Serbia, con l’appuntamento di questa sera contro il Montenegro dopo il tonfo contro l’Ungheria che ha complicato i piani di qualificazione ai prossimi Europei, e poi con il Toro, dove per il momento resta il titolare. Un po’ perché Ivan Juric non vuole “gettare la spugna” dopo che si è speso tanto per il gigante serbo, un po’ perché alle sue spalle non sembrano esserci alternative credibili. Due stagioni fa, se non altro, il tecnico aveva potuto lanciare Etrit Berisha nel periodo più buio di Vanja, con l’albanese che però garantiva una discreta sicurezza, se non altro per l’esperienza. Adesso, però, alle spalle del classe 1997 ci sono due estremi difensori che non offrono le giuste garanzie: Luca Gemello ha disputato un’unica stagione da protagonista, nel 2020/2021 in serie C con il Renate, mentre l’ultimo arrivato Mihai Popa ha perso anche il posto nell’Under 21 della Romania.

Di conseguenza, si andrà avanti per forza con Milinkovic-Savic, aspettando poi di capire che cosa potrà succedere durante la finestra di trattative di gennaio. In società c’è l’idea di tornare sul mercato se la situazione dovesse naufragare, anche se al momento non ci sono profili accostati al Toro o seguiti direttamente dalla dirigenza. La speranza di tutti, infatti, è che il serbo possa ancora maturare e crescere insieme al preparatore dei portieri arrivato in estate dall’Hellas Verona, Massimo Cataldi. E se lo augura anche e soprattutto Juric, lui che ha sempre puntato sull’estremo difensore soprattutto per la sua capacità di costruire dal basso. Adesso, però, è necessario un salto di qualità tra i pali, perché errori clamorosi come quelli commessi allo Stadium non sono più accettabili.