Arriva il momento della verità per Milinkovic-Savic: ha poco tempo per non farsi soffiare la porta da Berisha
Da domani si fa sul serio per il Torino. Avvio soft con la Coppa Italia e fra sette giorni parte il campionato: con la Cremonese la prima sfida e poi l’Atalanta. E inevitabilmente iniziano gli esami. In casa granata restano molti punti interrogativi a iniziare dal portiere. Sulla carta il dopo Salvatore Sirigu si chiama Vanja Milinkovic-Savic, ma sul serbo con cittadinanza spagnola incombe Etrit Berisha, che è il suo secondo però può soffiargli la titolarità della porta.
Su Vanja pesano il gol preso in amichevole con il Rennes, la palla che gli è passata sotto le gambe ha messo in apprensione tutti, e i precedenti non brillanti dei prestiti allo Standard Liegi, Ascoli e Spal delle passate stagioni che non lo hanno mai visto ritagliarsi spazi come era nelle speranze. Da mercoledì Milinkovic-Savic è tornato in gruppo, dopo che alla vigilia dell’amichevole con l’Az Alkmaar aveva riportato un trauma contusivo alla coscia sinistra. Adesso il portiere ha poco tempo per mantenere il suo ruolo di estremo difensore del Torino visto che Berisha nei Paesi Bassi ha dimostrato pur subendo due gol, a causa di sfortunate deviazioni di Djidji e Izzo, di essere attento e reattivo. Si vedrà se domani sera Juric lo schiererà, ma dopo che lo aveva investito della titolarità dovrà avere risposte concrete nel giro di poche partite.
Il Torino viene da due stagioni con un passivo di gol, 68 nel campionato 2019-20 e 69 nel 2020-21, che hanno pesantemente condizionato i risultati portando la squadra per due anni consecutivi a un passo dalla Serie B. Passivo di gol che non deve più ripetersi in questa stagione. Sotto esame anche la volontà della società, avvallata dall’allenatore, di mandare via Sirigu che comunque, al netto di qualche prestazione non positiva soprattutto nell’ultimo campionato, ha in tantissime occasioni fatto la differenza e le sue parate sono state decisive anche con la Lazio nel penultimo match dell’anno scorso per la permanenza in Serie A del Torino. Vanja a 24 anni deve cogliere l’opportunità che gli è stata concessa, altrimenti per lui inevitabilmente si chiuderanno le porte da titolare in Serie A e molto probabilmente si aprirà una carriera da secondo portiere.