Ancora un giorno di tira e molla e da lunedì si dovrà fare sul serio

Da Nocerino all’ultimo nome per l’attacco Facundo Ferreyra il mercato del Torino, risolte le comproprietà, si concentrerà a rinforzare il centrocampo e l’attacco. Permangono incognite su Darmian e Cerci: restano o vanno?
20.06.2014 11:04 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Ancora un giorno di tira e molla e da lunedì si dovrà fare sul serio
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Risolte le comproprietà non ci saranno più alibi e la dirigenza granata dovrà necessariamente puntare dritta a fornire a Ventura i giocatori titolari di cui ha bisogno. A parte la cessione d’Immobile, finora l’attenzione del Torino si è concentrata su giocatori non di primissimo piano e infatti non si sono andati a colmare i buchi che ci sono a centrocampo e in attacco. Oggi scade il tempo per risolvere le compartecipazioni e il Torino saprà se El Kaddouri, Barreto e Larrondo sono calciatori dei quali può disporre trattenendoli alle dipendenze di Ventura oppure girandoli altrove. Sistemati questi tre, soprattutto El Kaddouri che sta tenendo congelato Sanchez Miño, difficilmente i due vestiranno in contemporanea la maglia granata, la dirigenza potrà concentrarsi sul resto.

 

Da lunedì il Torino da una parte dovrà capire se Darmian e Cerci saranno i punti cardini della squadra del prossimo anno perché le strategie di mercato cambierebbero di molto se anche solo uno di loro fosse ceduto, soprattutto nel caso di Cerci poiché o si trova un sostituto con le stesse sue caratteristiche oppure va ripensato il reparto offensivo che già è stato privato d’Immobile. Rasenterebbe la follia ritrovarsi ad agosto inoltrato e dover in tutta fretta reperire un terzino e/o un esterno, molto meglio sapere fin da subito se il mercato del Torino dovrà concentrarsi anche su scenari di questo tipo. Dall’altra parte a centrocampo manca almeno un giocatore che dia granitiche certezze al reparto, il solo Vives non può farsi carico di trascinare la squadra alla fase a gironi dell’Europa League e portarla a ripetersi in campionato mirando a conquistare sul campo, tra campionato e Coppa Italia, un posto utile per disputare le coppe internazionali anche nella stagione successiva. Stesso discorso per l’attacco, manca prima di tutto la punta numero uno e poi anche un altro giocatore che segni con continuità in modo che tra lui, l’attaccante principale e Cerci, se rimane, il Torino possa contare su una quarantina di gol in campionato che sommati a quelli dei centrocampisti fruttino un bottino adeguato alle ambizioni di classifica.

 

Nocerino, Kone, Botta, Cigarini o qualche altro per il centrocampo, Quagliarella, Paulinho, che non ha ancora firmato per l’Al Jazira, Théréau, è però un trequartista, Nico Lopez o l’ultimo nome che sta circolando Facundo Ferreyra e chi più ne ha più ne metta per l’attacco devono arrivare entro il primo luglio. In dieci giorni una squadra si può completare basta avere le idee chiare e un gruzzoletto da investire, ma il Torino i soldini li ha tra diritti televisivi, sponsor e la cessione d’Immobile una rosa competitiva è possibile allestirla, anche senza svenarsi.