All’ultimo con Falque il Torino ha battuto il Benevento. Gara di grande equilibrio

Importanti le parate di Sirigu che hanno mantenuto lo zero a zero fino al gol vittoria. Niang ha esordito in granata. Prima Obi e poi Acquah sono usciti per problemi fisici.
10.09.2017 21:41 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
All’ultimo con Falque il Torino ha battuto il Benevento. Gara di grande equilibrio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino ha vinto in trasferta e mantenuto la sua porta inviolata, anche se fino al penultimo minuto di recupero non era risuscito a sbloccare la partita pur avendo in campo il suo attacco stellare formato da Falque, Ljajic, Niang, poi sostituito da Berenguer (72’), e Belotti. Il Benevento non meritava di perdere e questo va affermato chiaro e tondo, come ha detto Mihajlovic a fine gara, perché la partita è stata molto equilibrata e prima del gol vittoria di Falque (93’), delizioso l’assist di Ljajic, ad andare più vicini al vantaggio erano stati proprio i sanniti con Coda (44’), Cataldi (84’) e Lazaar (87’), mentre il Torino si era reso pericoloso veramente con Ljajic (39’). Molto bene i tre punti per il Torino che così si è mantenuto in scia alle squadre forti, ma per l’Europa ci vuole di più poiché per quasi tutta la partita ai granata è mancato quel pizzico di determinazione in più per far valere la propria superiorità tecnica o, per dirla con le parole del mister, è mancata la ferocia che è tipica delle gare casalinghe. Per mantenere inviolata la porta sono state determinati le parate di Sirigu, anche se in qualche occasione si è fatto trovare un po’ troppo fuori dai pali e ha dovuto recuperare la posizione per altro riuscendoci.

Mihajlovic dal primo minuto ha schierato Niang, mentre Baroni si è affidato ai nuovi Antej, Memusaj e Iemmello. Non male le sovrapposizioni fra Molinaro e Niang nel primo tempo, manca ancora l’intesa fra i due, ma si vede già che le progressioni e la fisicità di Niang potranno essere molto utili al gioco granata. Peccato che nel secondo tempo Molinaro alle prese anche con il controllo di Ciciretti, un cliente decisamente ostico, non ha più supportato Niang che, però, se l’è cavata non male anche da solo. Delude Berenguer che quando è subentrato a Niang non ha fatto nulla per mettere in difficoltà Mihajlovic e fargli venire il dubbio che potrebbe dargli più spazio in campo, se continuerà così farà tanta panchina. Antei che ha dovuto vedersela con Belotti non ha sfigurato poiché in più di un’occasione ha avuto la meglio sul “Gallo”, meno brillante che in altre occasioni. Anche Memusaj ha disputato una gara positiva ed ha messo in difficoltà la difesa del Torino con le sue incursioni sia centrali che da posizione più laterale. Iemmello in coppia con Coda ha svariato molto, ma deve migliorare l’intesa con il compagno di reparto e diventare più incisivo sottoporta, bene l’alternarsi fra i due dell’attacco alla profondità e del venire incontro che non ha dato punti di riferimento a Moretti e N’Koulou. Il Benevento ha tenuto bene il campo e ha saputo chiudere fino al gol di Falque gli spazi in difesa e a tratti ha pressato i granata andando alla ricerca de gol, anche se in alcuni frangenti ha peccato un po’ in frenesia provando a trovare la giocata, quando, forse, avrebbe dovuto gestire di più la palla. Il Torino avrebbe dovuto e potuto essere più concreto in zona gol e in fase difensiva ha lasciato qualche possibilità di troppo al Benevento per rendersi pericoloso. In mezzo al campo alla squadra di Mihajlovic è mancato un uomo che dettasse con precisione i tempi delle giocate. Sfortunato Obi che dopo dieci minuti ha dovuto lasciare il campo per un problema fisico e anche Acquah che l’ha sostituito nel secondo tempo, pure lui al decimo, ha dovuto dare forfait per un problema al bicipite femorale della coscia sinistra, così Mihajlovic ha mandato in campo Baselli che era in panchina poiché reduce da un infortunio al ginocchio. In generale il Torino avrebbe dovuto fare di più e il Benevento, pur mettendocela tutta e riuscendo a tenere testa al Torino, all’ultimo è capitolato su una bell’azione di Ljajic e Falque.

A Benevento il Torino ha messo a segno un colpaccio che per una squadra che vuole conquistare un posto utile per l’Europa League è molto importante, ma la squadra di Mihajlovic deve crescere per non correre rischi di perdere punti importanti quando dovrà affrontare squadre più forti e più avvezze alla serie A dei sanniti. Belotti deve trovare la forma migliore per ripetere la scorsa straordinaria stagione. Domenica prossima la Sampdoria sarà un test molto importante per testare le ambizioni del Torino.