Toro senza... Freni, Superga violata, questo non è Toro!
La contestazione al Presidente Cairo era qualcosa di annunciato. Tutti sapevano, tutti potevano immaginare quello che sarebbe accaduto ieri. E cioè: contestazione feroce, aggressione al limite della violenza fisica nei confronti della persona Urbano Cairo. Tutti: Presidente, tifosi, stampa, addetti ai lavori, funzionari di Polizia. Tutti sapevano e nessuno ha fatto nulla per evitarlo (tranne le forze dell’ordine che una volta ancora hanno svolto egregiamente il loro compito). Perchè?
La risposta che mi viene in mente è questa: perchè forse faceva comodo a tutti che ci fosse la contestazione anche in quel sacro luogo, anche in quel particolare momento. Ha fatto comodo a Cairo, che ne esce mediaticamente da vincitore, da vittima, da sacrificato sull'altare degli Invincibili. Il Presidente dinanzi all’opinione pubblica, si staglia come la persona a cui si è cercato di impedire di rendere omaggio, pregare e commemorare i Caduti di Superga. Tutte le ragioni della logica, dell’etica, della morale e della giurisprudenza pendono dalla parte di Cairo. E, aggiungiamo noi, ci mancherebbe altro! . Ha fatto comodo a certi tifosi? Può darsi, perché non hanno indietreggiato il passo neanche questa volta, dimostrandosi ferocemente presenti in ogni luogo in cui si respira il granata, da Masio a Superga, senza limiti di tempo, luogo e spazio. Loro ci sono, marcano il territorio e non esiste porto franco per i loro nemici. Sono tifosi indagati, sia ben chiaro, persone sottoposte a indagini da parte della Polizia perché, se ci limitiamo alle fonti di cronaca giornalistica, pare abbiano integrato tutta una serie di reati che possiamo catalogare come minaccia, ingiuria, tentata violenza, resistenza a pubblico ufficiale… . Il riassunto della giornata è stata una sensazione di tristezza diffusa che immalinconisce. Il Toro non è tutto questo. E’ altro. E’ quello che si è ammirato il 3 Maggio al Museo del Grande Torino, dove la Primavera di Antonino Asta si è recata per far visita al Museo proprio nel giorno della vigilia del ricordo di Superga. Ho visto ragazzi interessati, svegli, vogliosi di apprendere, emozionati, assetati di domande e curiosità nei confronti della Storia granata. Ho visto Gianmario Comi diventare una sorta di punto di riferimento per i suoi compagni perché inevitabilmente lui conosce un po’ meglio la Storia granata e se c’è una foto da spiegare, una curiosità ulteriore da sviscerare (e che non sia già stata spiegata dagli encomiabili animatori del Museo), Gianmario diventa il naturale destinatario delle domande. Ecco, questo è il Toro! . Ragazzi sani, entusiasti, assetati di Storia granata, con gli occhi vispi e interessati. Ragazzi in gamba, guidati da un cuore Toro come Antonino Asta, capace di trasmettere tutta la sua esperienza, la sensibilità ed il fascino di una maglia unica. Questo è il Vero Mondo Toro ! Su tutto il resto, stendiamo un velo pietoso.