Toro, ecco come cambi con il 4-4-2
Lerda dopo la disastrosa gara contro il Sassuolo ha concesso due giorni di riposo totale a sè stesso e alla sua squadra. 48 ore per ricaricare le batterie per i suoi ragazzi, 48 ore da utilizzare per capire cosa non ha funzionato e come correre ai ripari per lui. Oggi avrà il via l'ennesimo nuovo progetto per non smettere di correre dietro alla Serie A. Terminata la partita di sabato pomeriggio, il tecnico fossanese si era apprestato a sottolineare di sapere cosa e come fare per fermare una volta per tutte il massacro granata, così daa oggi si tornerà a sudare per salvare il salvabile. Un nuovo schema tattico che promuoverà alcuni, ma toglierà la fascia da titolare altri. Il 4-4-2 chiesto dalla società può essere messo in scena, ma i protagonisti cambieranno. In porta contro il Novara ci sarà il ritorno di Rubinho e non per una bocciatura di Bassi ma per l'infortunio occorso a quest'ultimo. In difesa il recuperato Pratali prenderà il posto di un Di Cesare non al meglio della forma come evidenziato contro il Sassuolo, poi ci sarà da decidere tra D'Ambrosio e il laziale Cavanda. E' a centrocampo che però ci potrebbero essere le novità più piccanti. Budel potrebbe accomodarsi in panchina e lasciare il cuore della mediana alla coppia navigata formata da De Feudis e De Vezze. Pagano e Lazarevic poi sulle fasce, sperando che l'impegno con la nazionale slovena non spompi fino all'osso il giovane genoano. Attacco infine targato Antenucci-Bianchi. Sgrigna invece? Come detto ieri, il giocatore arrivato a giugno a Torino dopo un lungo corteggiamento con il 4-4-2 si troverà a dover aspettare il passo falso del neo arrivo da Catania, diventando involontariamente una seconda scelta.