Torino, un pareggio dal sapore di sconfitta

24.01.2011 12:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Massimo De Marzi per www.carlonesti.it
Torino, un pareggio dal sapore di sconfitta
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© foto di Alberto Mariani

Sicuramente i granata non sono stati fortunati (una traversa, un autogol subito), ma contro una rivale di bassa classifica, che tutta assieme costa quanto i soli ingaggi di Bianchi, Gasbarroni e Sgrigna, bisognava fare di più. Invece gli uomini di Lerda hanno prodotto zero occasioni per 26 minuti, salvo uscire dal letargo solo dopo l’1-0 e giocando comunque senza la necessaria cattiveria per trovare il secondo gol che avrebbe ammazzato la gara. Nella ripresa il Toro è tornato a fare poco e nulla ha prodotto, se si escludono un paio di mischie e il confuso arrembaggio finale, dopo che il Cittadella aveva trovato un insperato pareggio.

Nell’occasione in cui giocava finalmente titolare Gasbarroni ha fatto cose discrete, prima di fermarsi per infortunio, Lazarevic ha confermato di non vivere un gran momento (ma ci può stare, dopo cinque mesi condotti a tutto gas), Bianchi continua a restare solo soletto in area di rigore, perché Sgrigna viene tenuto a trenta metri dall’area di rigore, defilato sulla fascia e lontano dal fulcro del gioco. Ora che sono in arrivo Gabbionetta e Antenucci bisognerà per forza di cose ridisegnare il Toro e forse anche il modulo, ma Lerda sembra tornato in piena confusione, come a settembre e ottobre. Fallire anche contro il suo ex Crotone potrebbe costargli caro, l’esperienza insegna che con Cairo la panchina granata spesso assomiglia ad una sedia elettrica. Il sesto posto (in coabitazione) non può bastare, visto il distacco dalle prime tre e l’involuzione delle prime giornate del nuovo anno, il Toro deve cambiar marcia. Subito.