TORINO, Quei tesori da Rubin a Dzemaili

05.09.2008 17:50 di  redazione TG   vedi letture
Fonte: Tuttosport

In questo Torino si vede ancora la mano di Antonelli e del suo gruppo di lavo­ro: Pratali era, dopo Domizzi, il centrale suggerito a Cairo dal vecchio management, Dzemaili è giunto an­che grazie ai buoni uf­fici dell’ex ammini­stratore delegato, e Bianchi - già concupi­to senza successo a gennaio - è arrivato grazie alla cessione di Grella (sontuosa ope­razione del ds Peder­zoli), poi rivelatasi una straordinaria plu­svalenza da oltre cin­que milioni di euro (Cairo e Antonelli, nel giugno 2007, lo ingag­giarono a parametro zero). Per non parlare dei Rubin, dei Sereni, degli Zanetti. Nel rico­noscere questo va tri­butato un elogio pure ai precedenti ds: da Salvatori a Tosi, in modi e tempi diversi, ciascuno ha contribui­to alla crescita del To­ro, oggi esaltata dalla fortificata esperienza del presidente Cairo.