Torino, Juric: "La classifica è bellissima, abbiamo fatto un salto a livello mentale, ma quando cerco di mettere qualcosa in più per gestire facciamo fatica "

19.12.2021 20:54 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tmw
Ivan Juric
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Il Torino ha battuto anche l'Hellas Verona e l'Olimpico Grande Torino si conferma un fortino, con i granata che riescono anche a portarsi nella parte sinistra della classifica e a vedere la zona Europa distante sei lunghezze. L'1-0 a i gialloblù, però, non ha lascia pienamente soddisfatto l'ambiente: nonostante la superiorità numerica per oltre un'ora per il rosso a Magnani, i padroni di casa non hanno chiuso la sfida e nel finale hanno rischiano seriamente il pareggio della squadra di Tudor. Il tecnico dei granata Ivan Juric ha parlato così ai giornalisti presenti in  sala stampa.

Alla fine avete sofferto tanto, Come mai?
"La squadra ha fatto meglio di quanto mi aspettassi nel primo tempo, mi sembrava un successo avere un punto in più di loro. Poi abbiamo faticato a tenere il pallone, facciamo fatica proprio come caratteristiche nell'abbassare i ritmi. Abbiamo perso seconde palle e vinto pochi contrasti, anche per meriti del Verona. Ma finchè giochiamo il nostro calcio, va bene; quando cerco di mettere qualcosa in più per gestire, facciamo fatica. La mia spiegazione è questa"

Come vede la classifica?
"Sappiamo come eravamo l'anno scorso, al momento siamo davanti al Verona ed è tanta roba. La classifica è bellissima, per come siamo partiti e per i punti che abbiamo perso per strada. Oggi ci è andata bene, è la prima volta in questo anno. Sono strafelice"

Può essere positivo il fatto di aver saputo soffrire?
"Nella ripresa non abbiamo fatto bene, lo diciamo chiaramente. Sono contento di aver vinto, ma non va bene soffrire così"

Cosa porta a casa dalle ultime vittorie casalinghe?
"Abbiamo fatto sei punti con Bologna e Verona, ora siamo sopra di loro. Domenica scorsa abbiamo avuto un dominio totale, oggi nel primo tempo abbiamo stradominato e non è stato il solito Hellas. Vedo come possiamo migliorare per fare un passo ulteriore. Pobega è fantastico in certe cose e meno bravo in costruzione, così come gli altri giocatori. Quando rallentiamo, perdiamo le nostre caratteristiche. Dobbiamo migliorare in tante cose, c'è tanto lavoro da fare"

Qual è il suo primo bilancio della stagione?
"Spero vada bene a San Siro, pesno che possiamo fare una grande partita. Sento tanto la partita contro l'Inter, sarà difficile per tutte le componenti. Guardavo i ragazzi e li sento sempre più miei, da Cagliari in poi si è rotto qualcosa in senso positivo. Abbiamo fatto un passo in avanti mentalmente, oggi ho visto tanta roba nell'approccio. Il bilancio è molto positivo, adesso dobbiamo mettere i pezzi giusti per migliorare qualcosa di buono"

Cos'ha detto a Tudor?
"E' un'amicizia che va avanti dall'infanzia, ci sentiremo nei prossimi giorni. Dopo l'Hellas, non potevo immaginare un allenatore migliore. Sta trasmettendo le sue idee, è una bella cosa vederli giocare così"

Perché ha lasciato l'Hellas?
"Si sono accumulate un po' di cose. Sono rinato e ho comprato casa, sono sincero: sono stato stronzo con il presidente. Non è stata una cosa bella da parte mia, lui mi offriva più soldi di Cairo e ho perso soldi per venire qua. Setti ha sofferto tanto nell'ultimo anno e non mi sono comportato bene. Sentivo dentro che dovevo andare via, questa è la ragione più grande. Qui è una sfida bellissima con tante difficoltà, bisogna battagliare e me la sono presa con grande gusto. Ma l'Hellas mi ha dato davvero tanto"

Come mai non erano convocati Zaza e Baelli?
"Scelta tecnica. Ma è solo per questa partita"

Come sta Praet?
"Fastidio al flessore, ma non dovrebbe essere stiramento. Non credo che ci sarà a Milano, deve trovare continuità nel lavoro. Speriamo non sia niente di grave e che recuperi il prima possibile"