Sulle ali di Krasic e DAmbrosio
Dopo pareggi importanti, che avevano regalato motivi di soddisfazione pur vedendo allontanarsi ancora la vetta, Juve e Toro sono tornate a vincere e adesso coltivano giustamente sogni di gloria. Per la Juve, reduce dagli 1-1 contro Brescia e Roma, era fondamentale riassaporare il dolce sapore dei tre punti, per non perdere altro terreno dal Milan e a Genova, nella domenica del ritorno di Milos Krasic, sono bastati 23 minuti alla banda Del Neri per mettere al sicuro il risultato. Al Toro, invece, ne sono serviti 77 per capovolgere il risultato e avere ragione del Modena, dimostrando che la squadra di Lerda ha gli attributi e non è capace di vincere solo quando c’è Bianchi in campo.
Senza il capitano (e senza il suo naturale sostituto Pellicori), i granata hanno dovuto inventarsi Sgrigna centravanti, l’ex vicentino ha siglato l’1-0, approfittando di un clamoroso infortunio del portiere avversario, ma in chiusura di primo tempo ha calciato fuori il rigore del possibile pareggio, dopo che gli ospiti avevano segnato due volte, approfittando delle praterie e delle topiche della difesa. Un’altra squadra, o anche solo il brutto Toro di agosto e ottobre, psicologicamente sarebbe crollata, invece nel secondo tempo la formazione di Lerda ha macinato gioco e occasioni, trovando i gol della meritata vittoria grazie ad un protagonista inatteso, D’Ambrosio, che si è trasformato in goleador, firmando la doppietta che ha consentito ai suoi di agganciare la zona playoff.
La vetta resta distante, la serie A diretta un mezzo miraggio per un gruppo che è più debole (non solo sulla carta) di almeno due o tre avversarie, però adesso che attorno al Toro si parla solo di calcio giocato e non più di svolte societarie e di allenatore in bilico, qualcosa è cambiato. Cinque risultati utili di fila certificano che la svolta finalmente è arrivata, adesso bisogna proseguire, visto che i prossimi esami saranno ancora più severi, trattandosi della trasferta di Piacenza (storicamente ostica per i colori granata) e della sfida casalinga contro il Siena dell’ex bianconero Conte. Uno che starà godendo per la rinascita della Juve, che non perde da settembre e che si candida al ruolo di prima antagonista del Milan nella corsa scudetto, dopo il colpaccio di Marassi.