Pratali sposa il Toro: "Meglio qui part time che altrove"
Francesco Pratali è stato certamente uno dei migliori difensori dell'Empoli, poi è arrivato a Torino dove però si è trovato invischiato nelle brutte stagioni che ora sembrano definitivamente allontanarsi dall'orizzonte granata. Pratali, qualcuno se ne dimentica perchè se non giochi non esisti, ma è uno dei senior del Torino, insieme a Bianchi ed Ogbonna. Arrivato al Torino nel 2008 (proprio nell'anno del capitano), ha vissuto solo una parentesi di sei mesi al Siena l'anno scorso. C'era la possibilità di essere ceduto, ma lui, come ha detto al Tuttosport, ha voluto subito chiarire con Ventura: "Con lui sono stato sincero, quando in estate mi chiese se sarei rimasto volentieri. Io gli dissi ciò che penso ancor oggi: preferisco fare dieci, quindici presenze nel Toro piuttosto che essere sempre titolare altrove". ll difensore toscano ricorda anche che a giugno gli scadrà il contratto e difficilmente gli verrà rinnovato (avrà all'epoca 33 anni). "Probabilmente dovrò andarmene da qui: ebbene, dopo tante, troppe delusioni, vorrei congedarmi dopo una festa, con il Torino in serie A, con la gente che possa serbare un bel ricordo di me non solo dal punto di vista umano e professionale, ma anche per un risultato sportivo importante". Senza dubbio la sua genuità, simpatia ed abnegazione gli riserveranno ancora belle sorprese in maglia granata.
Pratali analizza ancora: "Se sapremo essere sempre così umili, andremo lontano: contano lo spirito e la voglia, la classifica manco la guardiamo. Adesso la differenza è nella fase difensiva: i primi terzini sono i nostri attaccanti, si fanno un mazzo bestiale. Noi difendiamo in undici, e se il giocattolo gira anche il singolo può fare bella figura. Oggi un talento come Cofie, che è un gran giocatore, verrebbe esaltato dal collettivo: invece l’anno scorso lo abbiamo perso".
Intanto Pratali sta vivendo anche un momento speciale nella vita famigliare, perchè a dicembre diventerà padre del suo primo figliolo, detto alla toscana, che si chiamerà Lorenzo. Ebbene il difensore di Pontedera sogna un "regalo" da Cairo: "Ogbonna in B ci sta per caso, è un Nazionale. Ho già studiato il calendario, l’Italia gioca di nuovo a novembre: anche a me auguro un’altra convocazione di Angelo in azzurro. Sono mesi importanti, pure a livello personale, all’inizio di dicembre nascerà Lorenzo, il mio primo figlio. La butto lì a Cairo: presidente, se il mi’ figliolo nascesse il 3 dicembre, nel compleanno del Toro, e se a giugno tutto andasse bene, non pensa che anche io potrei sperare in un rinnovo del contratto?". Vista la prestazione di domenica a Verona, uno dei migliori, sempre pronto e disponibile pur restando spesso in panchina, un pensierino il presidente potrebbe farlo.