Pedullà: "Il Torino si è rinforzato"

07.02.2012 11:34 di  Marina Beccuti   vedi letture
Pedullà: "Il Torino si è rinforzato"
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Il calciomercato si è concluso da una settimana e le squadre si preparano ad affrontare la seconda parte di stagione. Chi tra le ventidue della Serie B sarà riuscita a mettere a segno il colpo migliore allora vorrà dire gli obiettivi saranno più facili da raggiungere. Ma non sempre il top player può fare la differenza, sarà, come sempre, il campo a dimostrarlo. Per tracciare un bilancio sul mercato fatto dalle squadre della serie cadetta, la redazione di TuttoB.com, ha contattato in esclusiva Alfredo Pedullà, direttore editoriale di DataSport.it ed espero di calciomercato.

Quale squadra si è rafforzata?
“Sono tre: il Sassuolo, il Varese e il Torino. I biancorossi si sono messi subito in risalto contro l’Albinoleffe, Granoche ha debuttato con due gol e Rivas è stato devastante. I neroverdi ha inserito con intelligenza tre pedine che potranno dare una mano. Infine i granata hanno aggiunto giocatori offensivi che serviranno molto al tecnico Ventura. Queste sono le tre squadre che si sono rafforzate aumentando il tasso del collettivo, il salto di qualità rispetto all’organico di prima che era già forte, lo ha fatto il Varese”.

Quale invece si è indebolita?
“Perdendo Missiroli e non sostituendolo la Reggina si è indebolita. I calabresi potrebbero rispondere che era un discorso legato al bilancio. In Serie B ci sono anche altri campionati da vincere. Un esempio? I campionati in cui devi cercare di non prendere punti di penalizzazione, pagare gli stipendi puntuali in tre mesi. L’anno scorso gli amaranto prestarono Missiroli al Cagliari e poi arrivarono in semifinale play-off. La partenza dell’esterno, attualmente in forza al Sassuolo, è una perdita importante”.

La regina del mercato?
“La società che ha investito soldi, ha ingaggiato gente competente è il Sassuolo, a lui il titolo di regina. Poi sarà il campo a dimostrarlo”.

Chi ha fatto il grande colpo?
“Ci sono state buone operazioni come Granoche, Pasquato, Eder. Il colpo del Pescara è stato trattenere tutti i gioielli, in primis su tutti Verratti. Non c’è un grande colpo per me”.

C’è stato un colpo mancato?
"Il Padova con Dionisi. Il giocatore è rimasto a Livorno e si è messo a far gol con grande professionalità, è uno dei colpi saltati all’ultimo minuto. I veneti hanno provato ad ingaggiare Vantaggiato, ma l’attaccante ha uno stipendio molto alto e quindi avrebbero dovuto contribuire sia Bologna che Padova”.

Quanto perde la Juve Stabia senza Cazzola?
“Perde tanto ma non credo in chiave salvezza. E’ stato giusto liberarlo, Cazzola è un riferimento per la Juve Stabia. Caserta ha qualità diverse da lui. Magari adesso troverà difficoltà ad inserirsi nella corsa play-off. La squadra stabiese è stata inserita nelle migliori più in forma del campionato e se mi avrebbero chiesto se poteva essere inserita nella corsa ai play-off, avrei risposto di si”.

Cosa pensa dell’arrivo di Caprari al Pescara?
“Caprari è un ottimo talento e nelle mani di Zeman può diventare un elemento importante e questi cinque-sei mesi possono fargli fare il salto di qualità. Inserirsi negli schemi di Zeman è come bere un bicchier d’acqua, il boemo permette di memorizzare subito i determinati movimenti. La primavera sarà la stagione migliore per il Pescara. Hanno fatto bene prendendo Nielsen in chiave 4-3-3. I meriti di tutto questo sono di Zeman, nulla contro il direttore sportivo Delli Carri, ma il 95% della squadra è opera del boemo. I vari Insigne, Immobile, Kone e gli altri, hanno firmato per il Delfino perché li c’era lui. Il calore del pubblico dell’Adriatico sarà determinante, spesso fa differenza”.

Cosa pensa invece della rivoluzione in casa Samp?
“La rivoluzione è figlia delle scelte del presidente fatte quest’estate. E’ stata molto sbagliata la valutazione che la Samp ha fatto di chi era rimasto. L’esempio? Palombo. Il giocatore è rimasto controvoglia e non ha retto, non perché non conoscesse la Serie B, ma perché . Il fatto che l’abbiano ceduto l’ultimo giorno, quando poi già dal 3 gennaio si sapeva che la Samp non avrebbe dovuto cedere il centrocampista, nemmeno per questioni economiche, direi che è stata una situazione gestita male. Io sono uno stimatore di Sensibile, ma ha dimostrato di essere un direttore sportivo non pronto per la Samp. Il Sensibile giovane avrà modo di rifarsi, ma questo sarà un anno a vuoto. Sono stati commessi errori nella valutazione degli uomini. Il mercato di gennaio però comprende anche aspetti positivi come gli inserimenti di Renan, Eder, Munari, la conferma di Pozzi, la possibilità di cedere gente che aveva rotto con l’ambiente come Koman, Bentivoglio, lo stesso Palombo, però sono sincero: la Samp non ha ancora memorizzato di essere in Serie B, se non si assimila ciò si fa una brutta fine. Iachini ha vinto questa partita a Grosseto, ma il problema della Samp non è fare un risultato, ma cercare continuità. Iachini ha zero colpe, così come Atzori”.