Pagellone, Belotti: capitano dalla generosità esemplare e attaccante che sta ritrovandosi
Non si risparmia mai il “Gallo”, è sempre pronto a sacrificarsi per il bene della squadra andando forse anche otre le direttive dell’allenatore e dimostrando così di essere un Capitano proprio con la C maiuscola che lo ha assurto a idolo dei tifosi. La sua generosità in fase di copertura in alcuni frangenti ha finto però per essere un boomerang che gli ha fatto perdere lucidità sotto porta danneggiando lui e la squadra. Dopo l’exploit di due stagioni fa, con 26 gol e 8 assist in campionato e altre 2 reti in Coppa Italia con annessa clausola da 100 milioni valida per l’estero, ha subito prima la pressione del mercato e le avance del Milan e poi la delusione per la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale in Russia e a peggiorare le cose anche un infortunio con ricaduta che ne hanno condizionato l’intera passata stagione facendogli perdere anche il posto in Nazionale. Stagione che comunque lo ha visto andare in doppia cifra con 10 gol e 5 assist in campionato e altre 3 reti e 2 assist in Coppa Italia. In questa si è ripreso senza riuscire ad incidere come avrebbe voluto nel girone d’andata, ma riuscendoci in quello di ritorno, 8 centri nelle ultime 12 partite, fino a chiudere la stagione con 15 gol e 2 assist in campionato e altre 2 reti in Coppa Italia divenendo il “Gamewinner” della serie A avendo grazie ai suoi centri permesso al Torino di vincere 7 partite esattamente con (Sampdoria e Genoa all’andata e Chievo, Frosinone, Sampdoria, Milan e Sassuolo al ritorno). Ha così ridestato l’attenzione del commissario tecnico Roberto Mancini che per le prossime due gare di qualificazione all’Europeo con Grecia e Bosnia Erzegovina lo ha riconvocato in Nazionale. Non è riuscito a riportare il Torino in Europa come avrebbe voluto, ma la colpa non è solo addossabile a lui, anzi è uno tra quelli ai quali si può imputare di meno. VOTO: 6,5