Padova-Torino, l'ira dei patavini

16.03.2012 17:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Padova-Torino, l'ira dei patavini
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© foto di Alberto Forestieri

A seguito della sentenza di ieri, redatta dal giudice sportivo Gianfranco Valente, che ha decretato la vittoria a tavolino del Torino contro il Padova per 0-3, stanno arrivando alla nostra redazione molte email di tifosi padovani parecchio arrabbiati per la decisione. Viste le loro inesattezze, soprattutto quando affermano che la luce non è mai mancata al pubblico durante il black out, per dovere di cronaca pubblichiamo nuovamente due mail che ci erano arrivate a proposito (Bianchi in conferenza stampa aveva rilevato anch'egli la pericolosità dell'impianto per i tifosi rimasti al buio). Se i tifosi del Padova erano al chiaro, secondo quanto da loro ammesso, allora è stato deciso "a tavolino" di oscurare i tifosi ospiti?

 

"Ho letto alcune lettere di tifosi che, come me, hanno notato la gravità della situazione che si è creata allo stadio Euganeo sabato scorso. Ero presente anch'io, insieme a mio figlio di 8 anni. Al momento dell'ultima sospensione mio figlio chiede di andare ai servizi igienici. A quel punto mi accorgo, data l'ora, che lo stadio è stato completamente avvolto dalle tenebre. Non una luce di emergenza che permettesse di spostarsi o defluire in sicurezza. Non abbiamo potuto ovviamente raggiungere i bagni ma la cosa più grave è che
abbiamo dovuto risalire la scala della tribuna alla cieca, facendoci largo fra gli spettatori che occupavano i gradini anzichè il loro posto numerato. Mi domando dove fosssero gli steward.
L'attenzione mediatica si è concentrata sulle condizioni di visibilità sul terreno di gioco e sulla possibilità di proseguire la partita, ma io domando:
1. perchè non c'erano luci di emergenza?
2. cosa sarebbe successo in caso di incendio e quindi di interruzione
dell'illuminazione ordinaria?
3. la responsabilità di garantire il regolare svolgimento della partita non
prevede anche la sicurezza del pubblico?
Se anche il guasto all'illuminazione ordinaria (ovvero del terreno di gioco) non fosse responsabilità dell'esercente ma di terzi (Enel, circo o chiunque altro), l'illuminazione di emergenza per sua natura non può e non deve essere influenzata dal funzionamento di sistemi esterni al controllo del gestore. E dovrebbe essere un fattore FONDAMENTALE al fine di "garantire il regolare svolgimento della gara". Oppure capiremo la considerazione di cui gode lo spettatore presso gli organi competenti.
Cordialmente,

Alessandro"

 

 

"Buongiorno sono un cittadino e vi rivolgo una cortese domanda:

io ieri ero a Padova in curva nord e mi sono stupito non poco per alcune cose che ritengo gravi anche al di là del risultato:

- non ho visto una che sia una luce d'emergenza in tutta l'area della curva ospiti!
- non ho visto nessuno steward con una pila portatile o comunque attrezzatura di soccorso ed aiuto in caso di black out

Io ho una ditta e ovviamente in tutti i miei uffici, corridoi, spogliatoi e in tutta l'officina ho installato le luci al neon con batteria che durante i black out aiutano ad orientarsi (5 lux minimi garantiti), sono anche presidente di una associazione di volontariato e quando organizzo eventi di beneficenze (ripeto di BENEFICENZA) devo avere la torre faro della protezione civile (che affitto ogni volta!!!) affinché in caso di black out si possa far evacuare la piazza in sicurezza (piazza non gradinate!!!!).

Ieri a Padova quando è mancata la luce il bar usava il cellulare per dare il resto perché il buio era completo, dai gabinetti non si usciva se non a tentoni io NON HO VISTO i requisiti minimi di sicurezza ma allora mi chiedo:

- la digos di Torino era ai cancelli a vedere se avevamo la tessera del tifoso e coadiuvava quella di Padova per garantire la sicurezza ma TUTTA la sicurezza? Anche quella fisica da infrastrutture o solo quella dai teppisti?
- la partita è a pagamento, non devono garantirmi la sicurezza come devo fare io per la beneficenza? Ma è possibile che si paghino dei regolari biglietti senza ricevere i servizi  secondo gli standard di legge minimi garantiti?!
- chi decide sulla vendita dei biglietti ai tesserati o non tesserati ecc. ecc. NON sorveglia anche su questi requisiti minimi?
- chi ha omologato lo stadio ha redatto un verbale d'ispezione e su queste cose cosa c'è scritto? Le ha viste o no?

Riassumendo possiamo  chiedere conto di queste cose e farci garantire in futuro obbligando il Padova Calcio a mettersi in regola?

Come Prefettura potete informare noi cittadini paganti  e farci sapere se nel futuro potremo essere tutelati durante le manifestazioni sportive e non che si organizzano in questo Stadio?

Non dico restituirci i soldi del biglietto e del viaggio ma almeno che si mettano in regola le infrastrutture e siano garantiti gli stessi livelli di sicurezza a livello nazionale.

Botta Alberto

Verzuolo, Cuneo"