Ogbonna: "Consiglierei a tutti il Toro. Sono rimasto perchè..."
E' rimasto per il volere di Giampiero Ventura: ecco come spiega la sua permanenza in granata Angelo Ogbonna in un'intervista concessa al Tuttosport. "È un tecnico che affascina e mi fa divertire: per questo sono rimasto. Non ho considerato le altre proposte. Anche in futuro le mie scelte saranno condizionate dalla possibilità di essere felice quando gioco".
Ha contribuito anche lui alla promozione dello scorso anno e il fatto che sia rimasto a Torino per i tifosi soprattutto ha significato tanto. "Serie A o B, per me non c’è stata differenza. Sono molto diversi i campionati: in A c’è qualità, in B quantità. Ma io non ho avvertito una differenza nel mio modo di essere e correre dietro ai sogni. Se non la fortuna di confrontarmi con i giocatori più bravi. Anche all’Europeo il fatto che fossi lì arrivando dalla B non mi ha mai creato ansie. Grazie all’umiltà che si respira in alta quota tutto mi è venuto naturale. E nessuno dei compagni mi ha guardato come un... un...Nessuno mi ha fatto sentire diverso. Né io invidiavo loro". Il Torino per lui è un'isola felice? "Sì. Sono qui da 10 anni, sono cresciuto in un ambiente sano, col Toro ho raggiunto la A, non ho mai avuto problemi di razzismo. O comunque non me ne sono mai accorto. La mia fortuna. La maggior parte delle persone vorrebbero avere ciò che ho avuto io. Nessuno mi ha mai trattato diversamente. La società mi ha fatto crescere bene. E l’accoglienza dei tifosi è sempre stata affettuosa. Il Toro e il suo mondo sono una realtà, un esempio di tifo e apertura mentale da promuovere in Italia. Sono sempre stato a mio agio, la gente non è troppo espansiva, è abbastanza riservata. A chiunque consiglierei il Toro e questo ambiente. Anche se poi io devo tutto alla mia serenità, la mia determinazione, la mia voglia di raggiungere i sogni".