Nesti Channel - Marengo presenta Tavolo Toro
L'Avvocato Marengo precisa che non è assolutamente alla guida di alcuna cordata intenzionata a rilevare il Toro e, neppure, ha soggetti di riferimento interessati a farlo. Ciò che, invece, vuole porre in essere, e su cui si sta impegnando, unitamente ad alcuni amici, è il cercare di riportare ad unitarietà un certo mondo Toro, che parte dai così detti "tifosi VIP", per arrivare agli ex calciatori, ed al più generale mondo della tifoseria.
Perchè ciò? Semplicemente in quanto, allo stato dell'arte, eventuali, ma sconosciuti, personaggi, che potrebbero positivamente scrivere il futuro della società, sono titubanti nell'uscire allo scoperto, per il timore di vedersi sovracaricati di "impegni e responsabilità sportive" da un lato, e magari venduti alla piazza come elementi di divisione del mondo Toro e del mondo cittadino.
Sulla base di questa considerazione, si cerca di stimolare la nascita di una sorta di Tavolo Toro, capace di dare precise risposte ad eventuali soggetti interessati alla società, ovvero un Tavolo capace di assicurare i medesimi che l'eventuale loro arrivo al Toro, con le dovute garanzie economiche, e non solo, determinerebbe anche un loro ingresso nella città dalla porta principale, e non comporterebbe alcun problema a livello di piazza.
Se si riuscisse a trasmettere, credibilmente, al mondo economico, piemontese e non solo, il messaggio che un uomo serio e finanziariamente capace alla guida del Toro è auspicato sia dalla tifoseria (tanto quella "organizzata", che quella "sciolta"), che dalla città di Torino, e che, a sua volta, quell'uomo potrebbe avere in entrambe le realtà un proprio importante riferimento, sia d'immagine, che di eventuale sua futura operatività territoriale, diventerebbe più semplice e più realistico l'immaginare non il "Messia", ma qualcuno di serio e concludente, che finalmente esca allo scoperto.
Ma non solo. Un Tavolo, come ipotizzato, può divenire la sede giusta per valutare, anteriormente, la veridicità, in relazione ad un reale progetto sportivo e societario, di quanto l'eventuale Nuovo Uomo Toro andrà a proporre ed, al tempo stesso, essere un qualificato "partner", consultivo e propositivo, per questo ipotetico soggetto.
In ultimo: basta con il "mono padrone". L'avvocato Marengo non crede che una società calcistica possa pensare di avere un lungo futuro, senza un unico soggetto alla sua guida, per cui le cordate restano solo mere illusioni. Però, nel contempo, è anche vero che una società, oltre ad un socio di maggioranza (il soggetto che la guida, e a cui solo competono le decisioni), deve avere in se anche dei soci di minoranza, capaci di stimolare e controllare chi è al timone.
Se, con Cimminelli, vi fossero stati soci di minoranza, certamente non si sarebbe consentito al "patron" di fare ciò che ha fatto, a livello di bilancio e, nel 2005, conseguentemente, non si sarebbe vissuto il fallimento. Egual cosa, forse, si potrebbe dire sulle girandole di soggetti (d.s. ed allenatori) della gestione Cairo.