Lo scatto del Toro, tre gol e Sereni, Sassuolo piegato
Non vince chi porta più colpi sul ring ma chi colpisce al bersaglio grosso. Il Toro ha la fortuna di avere dalla sua un portiere da serie A, abile a parare tutti i colpi del Sassuolo, cinici i granata a colpire di rimessa l'avversario e metterlo al tappeto. Inutile la superiorità numerica (Torino in dieci per 44'), decisivo sull'andamento tattico della gara il palo colpito da Quadrini su punizione con i granata in vantaggio per 1-0. Non basta a Pioli schierare il tridente per mettere in affanno i granata: Sereni sventa nove conclusioni ravvicinate. Per bucarlo ci vuole la pioggia: dopo una conclusione di Quadrini da fuori area, il portiere decide di cambiare i guanti, come si fa in F1 con le gomme. La svolta E’ il 21' della ripresa, il Toro è in dieci dal 7' per il secondo giallo ai danni di Pestrin e inizia la corrida. Al Sassuolo non basta il pari, vuole tagliar fuori dalla lotta promozione un avversario temibile. Pioli non pago del tridente in campo dal primo minuto, chiede l'assedio. Dentro Zampagna per Valeri, arrembaggio, a testa bassa. Saltano gli schemi, il Torino alza le barricate, si difende e Sereni tra i pali diventa protagonista. Sassuolo poco lucido Il Toro ringrazia, questa vittoria è tanta manna per la classifica, una gara forse decisiva per l'accesso ai playoff visto il calendario. Un pomeriggio dove il cuore, il coraggio e la fortuna si sono alleate con una curva Maratona itinerante, in tremila sugli spalti. L'espulsione di Pestrin, la tredicesima della stagione (troppo ardore, troppi ammoniti) rischia di mandare all'aria i piani di Colantuono ma il secondo giallo il centrocampista stavolta non se lo merita. Il tecnico granata sorvola sulle decisioni arbitrali (dieci cartellini mal distribuiti) per evitare di gettare benzina sul fuoco. Se per Sereni è la regola, il primo gol di Scaglia ed il pallonetto da cineteca di Gasbarroni sono l'eccezione. Per contro, poco lucido il Sassuolo, sterile nel lavoro ai fianchi. Il ritardo La partita è iniziata con 5' di ritardo per cucire un buco nella porta di Pomini. Il gol su rigore di Bianchi (rete numero 24) dopo solo 2', il palo di Quadrini su punizione al 35'. Nella ripresa al 5' il raddoppio granata con uno due Scaglia-Salgado-Scaglia, al 7' il secondo giallo per Pestrin. Poi gli altri gol: al 23' la saponetta di Quadrini tra le mani di Sereni, di Gasbarroni il pallonetto dell'1-3 al 34', nel finale la rovesciata di Zampagna.