Ljajic, un talento per il Toro
Adem Ljaijc sembra essere sempre più vicino ad indossare la maglia granata. Sarebbe un gran colpo di mercato perché, nonostante qualche intemperanza comportamentale e alcuni episodi poco edificanti che l’hanno visto salire alla ribalta mondiale nella scorsa stagione, il ragazzo serbo è dotato di un talento straordinario. Giovane, ma già un giocatore di livello, con l’aiuto di una guida esperta come quella di Giampiero Ventura potrebbe esplodere definitivamente.
Ljajic nasce il 29-9-91 a Novi Pazar. Trasferitosi a 14 anni nelle giovanili del Partizan debutta in prima squadra nel 2008 giocando in Champions League. Vista la sua classe e qualità oltre la media il fantasista entra con prepotenza nelle mire del Manchester United. Sir Alex decide però di non concludere il trasferimento in Inghilterra del “Kakà dell’Est” e lascia decadere un’opzione di prelazione ottenuta dal club serbo. Con la casacca del Partizan il calciatore vince due campionati ed una coppa nazionale totalizzando 38 apparizioni impreziosite da 9 gol. Nel gennaio 2010 passa a titolo definitivo alla Fiorentina. Adem fa il suo esordio in serie A contro il Cagliari e in maglia viola ha collezionato, fino ad ora, 50 presenze condite da 4 reti. Nel 2010 debutta anche con la Serbia. L’ultima stagione è stata caratterizzata soprattutto dalla lite con Delio Rossi e dall’espulsione dalla nazionale serba piuttosto che dalle prodezze in campo di cui è capace.
Ljajic è un jolly offensivo che può essere utilizzato sia come esterno offensivo a sinistra, sia come seconda punta, ruolo in cui può sprigionare la sua enorme classe e la sua inventiva. È un fantasista che fa della tecnica e della rapidità le sue armi migliori e salta l’uomo con facilità. Dotato di un destro educatissimo e da sottolineare la sua abilità nei calci da fermo.
Ventura lo aspetta a braccia aperte e lo vuole fortissimamente. È uno degli elementi che garantirebbero un importante salto di qualità al Toro e, sotto la cura del tecnico di Genova, il talento serbo potrebbe maturare e diventare un giocatore importante. Il Toro ci crede e fa bene.