La difesa del Toro da record del Mondo, soprattutto in casa
Dopo il 1990, con Mondonico in panchina, nessun Toro è riuscito a chiudere la porta nelle prime tre gare casalinghe di A: Juric è a 2. Ed è già a tre se si conta la Coppa Italia. Dopo Lazio e Lecce i pericoli sono Pinamonti e Laurienté.
Le opzioni per Juric in difesa sono tante, e comunque le si assembli il rendimento è stato fin qui buono se non tendente all’eccellente. Zima sta pagando un infortunio alla spalla, patito a inizio stagione, ed è stato utilizzato solo nell’ultimo quarto d’ora con l’Inter, mentre Schuurs, Djidji e Buongiorno sono stati fatti ruotare e Rodriguez è stato inamovibile, senza saltare un minuto nelle prime cinque gare. Solo contro l’Atalanta la difesa granata ha incassato più di una rete, 3 i centri di Koopmeiners. La retroguardia del Torino quindi punta a scalzare dalla striscia positiva casalinga quella allenata da Mondonico che nel 1990, l’anno dopo la promozione dalla B, aveva iniziato la stagione chiudendo la porta di Marchegiani nelle prime quattro uscite interne di campionato, si legge su Tuttosport. Allora il reparto arretrato era formato da 4 elementi, Mussi terzino destro, Policano fluidificante a sinistra, Pasquale Bruno deputato ad azzanare caviglie e Cravero regista difensivo. Mentre oggi Juric ha la linea difensiva a 3 e non ha ancora definitivamente deciso chi prenderà il posto di Bremer, anche se Buongiorno al momento è il favorito per affidabilità, scelta della posizione da tenere sull’uomo, presenza fisica nell’uno e soprattutto la lettura tattica che è sempre stata sua primaria qualità naturale. In futuro probabilmente la difesa titolare sarà composta da Schuurs, Buongiorno e Rodriguez con Djidji e Zima che, più che alternative di lusso, saranno titolari aggiunti. Questa sera contro il Sassuolo di Pinamonti e dello sfumato Laurienté, inseguito a lungo in estate dal direttore tecnico Vagnati, dovrebbe toccare a Schuurs (in ballottaggio con Djidji) assieme a Buongiorno e Rodriguez.