L’ex arbitro Casarin: "Le simulazioni un problema che da anni in Italia doveva essere combattuto"

L’ex arbitro Casarin: "Le simulazioni un problema che da anni in Italia doveva essere combattuto"TUTTOmercatoWEB.com
Paolo Casarin
Oggi alle 12:30Notizie
di Elena Rossin
fonte Radio Rai 1 e Tmw

Il rigore contestatissimo assegnato dal VAR che ha regalato la vittoria al Milan, ieri sera a San Siro contro la Fiorentina (2-1) nel posticipo della settima giornata di Serie A, è destinato a lasciare pesanti strascichi. Di fatto, una decisione finale - quella appunto del VAR sull'azione di Parisi su Gimenez che ha portato al penalty per i rossoneri - che ha cambiato la prima decisione sul campo dell'arbitro Marinelli.

Questi rigori creano confusione e incomprensione tra arbitri e calciatori che adesso sono sempre più inclini alla simulazione? Questa la domanda che viene posta a Paolo Casarin ex arbitro internazionale, nel corso di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1: "Esattamente - esordisce Casarin -, il vero problema di adesso, che da anni doveva essere combattuto e invece è stato lasciato crescere, è che nel calcio italiano ci sono simulazioni in ogni partita, sia in area che fuori. Questo accadrà finché non prenderanno la decisione di individuare, studiare e combattere la simulazione. Non si arbitra così tanto perché hai il fischietto, bisogna entrare dentro a quello che fanno i giocatori. E poi non occorre fare tante cose, gli dai una punizione, un cartellino giallo e vedrete che non lo fa più".

"Questo per dire una cosa - prosegue Casarin - molti arbitri, un po' pressati da questa storia che bisogna fischiare poco, non fanno altro che lasciare andare un sacco di cose. Se invece che fare venti falli se fanno trenta, non succede niente, in questo campionato ci sono state partite fatte bene anche con quaranta falli. Questo tanto per cominciare ad abbattere queste realtà che nascono a fuori. In Inghilterra si fischia meno perché non si simula, soprattutto".