L’Europa ora passa da Pellegri: è lui che deve farsi carico dei gol del Toro
L’infortunio di Sanabria, lesione focale del lungo adduttore sinistro, rilancia un nuovo protagonista: Pietro Pellegri. I problemi fisici hanno frenato a lungo Pietro, ma adesso sta bene, si legge su Tuttosport, come prova il gol fatto alla Sampdoria: corsa in campo aperto e dopo aver saltato Ravaglia ha mandato la palla in rete. Tenuto conto che va gestito ha saltato la successiva partita con il Monza, ma nella scorsa con il Verona è subentrato ed è andato molto vicino a segnare: Montipò con i piedi è riuscito a deviare il suo diagonale. Quindi toccherà a Pellegri farsi carico del Torino che è in lotta per l’8° posto, che potrebbe riportare i granata in Europa, preliminari di Conference League, se la Juventus fosse esclusa dalle coppe internazionali e se l’Inter vincesse la Coppa Italia.
Juric stima il giovane Pietro, ha compiuto 22 anni lo scorso 17 marzo, e ne conosce il potenziale pur nella consapevolezza che deve migliorare ancora moltissimo come aveva detto all vigilia della gara d’andata con il Bologna: "Deve migliorare in tutto, siamo a livelli bassissimi. Bassi sul serio in tante cose: sulla visione della palla, sul piede sinistro, sui movimenti, sulla gestione delle situazioni. Nella realizzazione con il desto va bene, ma con il sinistro no. Ci sono un sacco di cose da fare, però il potenziale è là. Non so come spiegare, ma quando si vedono queste cose si vede anche il potenziale e vale la pena di perderci tempo, lavorare e avere pazienza perché se migliora in tutte le cose diventa un giocatore fantastico. Ci vuole tempo, anni secondo me, esperienza e tutto ciò che ci vuole. C’è la sua volontà di migliorare. Il potenziale che altri non hanno lui lo ha e lo sta dimostrando un po’ adesso, ma non è cosa di una partita o di due-tre mesi. E’ un processo. Per me lui ha le basi per diventare forte, ma forte sul serio”.