L'arbitro Gavillucci sospese per razzismo una partita. Ora arbitra i giovanissimi
La strana storia dell'arbitro Claudio Gavillucci, che decise di sospendere per tre minuti Sampdoria-Napoli dello scorso campionato (era il 13 maggio 2018) per cori razzisti e alla fine l'Aia sospese lui, per cause tecniche, ufficialmente, in quanto sarebbe giunto ultimo nella graduatoria di rendimento dei direttori di gara della serie A. Adesso arbitra le partite dei giovanissimi della zona di Latina. Un salto all'indietro piuttosto pesante.
Così ha commentato il suo legale la dismissione di Gavillucci al Corriere della Sera: "Ha fatto quello che era suo dovere e in suo potere fare. Ha applicato il regolamento e dopo due annunci dello speaker ha sospeso la partita. I cori erano stati colti da tutti e non poteva ignorarli. Era la scelta giusta. La scelta di sospendere una partita è difficile, l'arbitro ha una pressione enorme. E quella decisione fu giusta. Chissà perché però non pesò in modo positivo sul giudizio degli osservatori che dovevano valutare la prestazione di Gavillucci...", ha detto l'avvocato Gianluca Ciotti.
Gavillucci ha 39 anni e ha diretto cinquanta partite in serie A.