Juric: “Il derby per i tifosi del Toro significa tantissimo. I miei giocatori devono pensare di potercela fare e crederci”

12.04.2024 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric
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Il Torino non vince il derby dal 26 aprile 2015 e Juric da quando allena il Torino non ne ha mai vinto uno. Alla vigilia della gara con la Juventus mister Juric in conferenza stampa ha risposto alle tante domande su quest’argomento. Ecco che cosa ha detto:

Lo spogliatoio percepisce il tabù derby? E come si prepara di conseguenza la partita?
"Generalmente l'importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i nostri tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. I giocatori lo percepiscono e la prepareremo pensando che sia una partita importantissima. Siamo in un grandissimo momento per il gioco, mai così bene però dobbiamo stare molto attenti ai particolari e allo stesso tempo avere un credo forte perché possiamo farcela. A Genova mi era successa una cosa simile da giocatore: non si vinceva il derby da anni e poi il primo derby che abbiamo vinto in modo “sporco” ci ha fatto partire e non ci siamo fermati più, ci siamo sbloccati. Voglio che i miei giocatori abbiano questo senso di potercela fare e che credano fortemente Siamo in grado di farlo e lo faremo".

Cosa può dare lei alla squadra a livello di mentalità in queste ore che precedono il derby?
"Il derby dell'andata arrivò in un brutto momento della squadra, per come siamo stati in campo, era il livello più basso del Torino in quell’inizio di campionato. Adesso la squadra è diversa e anche ad Empoli mi è piaciuta tantissimo, ha fatto una grandissima partita. Il Toro adesso gioca bene e dobbiamo raccogliere. L'unico neo che mi do è il derby: se analizzo il lavoro di questi anni è stato fantastico, ma il derby rimane una macchia non avendone vinto neanche uno su cinque. Non è bello e sicuramente voglio vincere il sesto".

Domani vincendo può dare un segno indelebile a futura memoria?
"Non in futura memoria. Il lavoro è stato veramente ottimale, ma non vincere nemmeno un derby non è bello. E' una partita speciale, è un momento speciale per tutti quanti: ho tanta voglia io come tutta la squadra, sono tanti giocatori sono qui da prima di me e non hanno vinto un derby per cui tutti abbiamo grande voglia di vincere. La squadra si sente forte e sta bene e vuole dare una grandissima gioia ai tifosi e alla società. Una gioia che ci meritiamo tutti quanti per quello che stiamo facendo".

In caso di vittoria a chi la dedicherà?
"No, non ho una dedica speciale, però vivendo bene il Torino specialmente negli ultimi mesi ho tanti attestati di stima e c'è gente che veramente ti dà grande coraggio e voglia e che sono entusiasti e a tutti quelli che si sentono così spero di dedicare la vittoria".

Può essere il suo ultimo derby, questo le dà più carica?
"Anche negli altri derby avevamo tutti grandissima carica. Abbiamo fatto ottime sfide con il neo enorme dei calci piazzati. 7 gol subiti così sono tanti e abbiamo perso tante partite sotto questo aspetto sulla forza fisica e sul modo di batterli. La carica non può essere più grande di quella che avevo già prima".

Come va gestita la voglia di vincere il derby affinché non sia un boomerang?
“Non deve diventare controproducente. Penso che a  Empoli abbiamo commesso errori, un errore, ma la squadra ha dominato e guardando anche le statistiche è stata talmente superiore che raramente si vede in Serie A un modo così di non fare passare il centrocampo all’avversario e di non farlo tirare. Però, secondo me, è subentrato l’errore di essere convinti che i particolari non contano: non deve succedere. Il derby va giocato con il cuore, ma anche con il cervello per 100’ stando concentrati su ciò che si deve fare e farlo esattamente come è stato preparato pensando solo a questo e non ad altro”.